Rivista "IBC" VIII, 2000, 3

territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni

Il sistema delle acque a Bologna

Stefano Pezzoli
[IBC]

Nello scorso mese di marzo è uscito un libro che già dal titolo, Il sistema delle acque a Bologna dal XIII al XIX secolo, tradisce una pretesa di sistematicità e il progetto di un ampio spettro d'indagine. Infatti già il comprendervi tutto il tema delle acque, da quelle per l'approvvigionamento a quelle per la difesa della città, da quelle per gli usi artigianali e industriali fino a quelle per la navigazione, con tutto il seguito delle relative opere tecniche e delle procedure amministrative per la salvaguardia ed il funzionamento del complesso sistema, è indice di un notevole lavoro d'indagine su di un'amplissima bibliografia di storia locale e di specifici studi, e pure di un altrettanto notevole sforzo di repertoriazione di documenti d'archivio.

Per rendersi conto della vastità di informazioni che offre la lettura di quest'opera è sufficiente scorrere il capitolato dell'indice. La prima parte riguarda il sistema delle acque dal XIII al XV secolo, la seconda il periodo compreso dai secoli XVI e XVII, la terza quello relativo ai secoli XVIII e XIX; e in tutte, appunto secondo un'evoluzione cronologica, sono sviluppati alcuni argomenti che si ripetono, in particolare l'analisi dei corsi d'acqua (il torrente Aposa, i canali dedotti dal Savena e dal Reno, i condotti di smaltimento delle acque reflue), del complesso dei mulini idraulici, degli impianti per le lavorazioni artigianali, dei trasporti per via d'acqua, dei ponti, dell'approvvigionamento ad uso potabile.

Nelle singole parti vengono poi trattati altri temi a seconda dell'incidenza particolare, come ad esempio quello che tocca gli aspetti dell'utilizzo dell'acqua come strumento di difesa e che riguarda i primi secoli analizzati, mentre il fenomeno delle coperture dei canali si propone per le epoche più recenti. Quindi siamo di fronte ad un excursus sistematico che consente di avanzare nel tempo tenendo dietro parallelamente ai tanti fenomeni connessi ai vari utilizzi delle acque urbane.

Infine la quarta parte, la più ponderosa, che è costituita dal regesto storico di documenti d'archivio, brani da cronache e da repertori, stralci da bandi e compendi legislativi, in gran parte collegati a riferimenti bibliografici. È senza dubbio la parte più originale ed innovativa di questo lavoro perché consente di attingere ad una vera miniera di notizie sul mondo tecnico, economico e sociale che ruota attorno agli spazi ed ai problemi delle acque. E qui la cronologia seguita si fa più ampia perché spazia dal VII secolo ai giorni nostri, in un ampio complesso di temi, talvolta anche minimi, ma tutti significativi per la comprensione di una fenomenologia così varia. L'unica critica che si può muovere all'autore è quella di non averci dato una indicizzazione analitica dei nomi dei luoghi e di alcuni temi ricorrenti, cosa che avrebbe sicuramente aiutato una consultazione mirata di tale regesto.

Infine gli apparati conclusivi, il glossario e la bibliografia generale. Soprattutto il primo si presenta come strumento veramente utile e "nuovo" rispetto alla necessità di comprendere una terminologia speciale come quella che racconta il fenomeno delle acque e della loro regolamentazione ed utilizzazione; sono numerosissimi infatti i termini dialettali ricorrenti nella documentazione scritta che nei secoli ha seguito il complesso lavorio gravitante attorno alle acque e alla relativa pratica di uso e sfruttamento. Si può dire senza dubbio che un intervento così puntuale ci mancava.

In conclusione ci ritroviamo davanti ad un libro forse non innovativo rispetto a moltissime notizie ed approfondimenti comparsi nella letteratura scientifica sull'argomento, ma col pregio, da non sottovalutare, di proporsi come una summa a questa data, come uno strumento con cui per forza confrontarsi nel procedere della ricerca sul tema, almeno per la capillarità delle fonti consultate e messe in campo. Per un'opera così ponderosa resta certamente carente il corredo iconografico, ma sappiamo bene che la vastità della documentazione cartografica, delle vedute e delle immagini fotografiche d'epoca non avrebbe consentito nella stessa sede una altrettanto ampia esposizione.


A. Zanotti, Il sistema delle acque a Bologna dal XIII al XIX secolo, Bologna, Editrice Compositori, 2000, 668 p., L. 60.000.

 

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