Rivista "IBC" IX, 2001, 2

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni

Raccontare "Architettura"

Monica Lacoppola
[giornalista]

Allestire una mostra di architettura significa cimentarsi con l'impresa non facile di evocare qualcosa che fisicamente si trova altrove. Organizzarla poi in uno spazio non neutrale, ma architettonicamente connotato come il Padiglione dell'Esprit Nouveau di Le Corbusier vuole dire confrontarsi con l'eredità di un pensiero che in maniera dirompente ha spostato l'asse della cultura verso i nuovi problemi dell'urbanità. Ed è anche grazie a queste due sfide che il ciclo di esposizioni "Architettura", organizzato nell'ambito di "Bologna 2000", ha fatto parlare di sé in molteplici occasioni. Spenti i riflettori e partiti gli ospiti illustri chiamati a riempire di volta in volta le stanze, rimane, a testimonianza della serie di eventi o per meglio dire di percorsi, la collana di cataloghi editi da Alinea di Firenze.

Il primo è dedicato al Padiglione, protagonista della riflessione sull'evoluzione dei modelli abitativi a partire dagli anni Venti. La sua costruzione, eseguita a Bologna in occasione del SAIE del 1977, è una "copia" di quello edificato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret a Parigi, in occasione dell'Esposizione internazionale delle arti decorative, poi abbattuto alla fine della manifestazione. I testi redatti raccontano la sua storia, quella della ricostruzione a Bologna cinquant'anni dopo, fino al restauro che il progressivo degrado per il trascorrere del tempo, l'utilizzo ed il passaggio di oltre cinquantamila visitatori aveva reso indispensabile. Gli altri cinque volumi sono invece dedicati agli architetti che sono stati invitati per parlare di sé, ma anche del loro rapporto con la realtà abitativa di Le Corbusier.

Ogni monografia si apre con saggi critici e contributi degli stessi ospiti. Segue una rassegna dei loro più importanti progetti, raccontati sia attraverso le immagini che con l'ausilio di una scheda analitica. Tutti i testi sono corredati da traduzione a fronte in inglese. Ciascun volume si conclude con le documentazioni fotografiche sia dell'allestimento che dei contributi specifici con cui ogni architetto ha voluto prendere parte a questa serie di esposizioni. Ci sono i preziosi vasi in legno di pero, autentiche sculture con piedistallo, che hanno animato la mostra dello svizzero Mario Botta, ritratto in alcune foto mentre è intento a curare personalmente l'allestimento e mentre riproduce, con schizzi sulle pareti, i vasi e i modelli in esposizione. E ancora i progetti e i disegni a colori di Massimiliano Fuksas, compresa la nuvola sospesa sulla parete esterna, citazione del suo famoso progetto dell'agenzia spaziale a Roma che sarà ultimata nel 2003.

Ai modelli del portoghese Eduardo Souto de Moura, l'ultimo degli ospiti dell'Esprit Nouveau, rispondono i pannelli con gli originali e ironici "fiaschi" del gruppo MBM degli spagnoli Martorell, Bohigas e dell'inglese Mackay e le tavole della "temporanea occupazione" di Adolfo Natalini, il noto esponente della cosiddetta architettura radicale. Una bella collana per testimoniare ciascuno di questi percorsi, ma anche una riflessione sullo spirito nuovo e sull'idea stessa di modernità con cui gli artisti, e gli architetti in particolare, sono chiamati a confrontarsi.

I sei volumi editi da Alinea di Firenze (Il padiglione dell'Esprit Nouveau e il suo doppio. Cronaca di una ricostruzione / Mario Botta. Modelli di architettura / Adolfo Natalini. Temporanea occupazione / Martorell Bohigas Mackay. Fiaschi / Massimiliano Fuksas. Occhi chiusi aperti / Eduardo Souto De Moura. Case: ultimi progetti) sono disponibili al prezzo di L. 25.000 ciascuno.

 

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