Rivista "IBC" XI, 2003, 2

territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni

Aqua Ariminensis. Approvvigionamento, conduzione e utilizzo nella città romana, a cura di C. Ravara Montebelli, Rimini, AMIR SpA, 2002.
Aqua Ariminensis

Isabella Giacometti
[stagista IBC]

Cristina Ravara Montebelli, curatrice del volume Aqua Ariminensis si dedica dal 1993 allo studio dei materiali relativi alla distribuzione idrica della città di Rimini. Da questo interesse nasce il volume in questione pubblicato con il patrocinio della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, dell'Associazione riminese per la ricerca storica e archeologica (ARRSA) e dei Musei comunali di Rimini insieme a AMIR-HERA, gestore del servizio idrico. L'obiettivo del volume è un'analisi delle complesse tematiche legate alla captazione, conduzione, utilizzo e smaltimento delle acque nella Rimini di epoca romana, per dimostrare come l'elemento acqua e le attività ad esso connesse rappresentassero, fin dall'antichità, una parte integrante della vita dell'uomo e della città.

La trattazione inizia col dirigere l'attenzione del lettore sull'acqua in quanto bene essenziale e prima risorsa dell'uomo, ma anche elemento dalle caratteristiche divine. Si sviluppa quindi la tematica dei culti legati alle numerose fonti d'acqua, dalle decantate proprietà terapeutiche, individuate nel territorio riminese. Da questo contesto parte l'analisi della curatrice che ricostruisce l'intero ciclo idrico della città attraverso la descrizione degli impianti idraulici realizzati in quel periodo. Le notizie derivano da fonti di diversa natura: rinvenimenti archeologici e fonti locali (Adimari, Clementini e Tonini) messi a confronto con le testimonianze delle fonti letterarie latine e le scoperte fatte in altri siti italiani e stranieri.

Attraverso i capitoli si compie un percorso di conoscenza che parte da considerazioni sulle proprietà dell'acqua e sull'individuazione delle sorgenti, per proseguire con la presentazione delle tecnologie e delle macchine idrauliche per convogliare e rendere continuo il flusso dell'acqua, cui si aggiunge la comprensione del complesso funzionamento amministrativo e legislativo che gestiva la distribuzione e l'utilizzo di questo bene, per concludere col problema della dispersione e dello smaltimento delle acque sporche.

L'opera si chiude con considerazioni relative alla conformazione geografica del territorio come si presentava nell'antichità e su come l'uomo sia intervenuto per utilizzarne le risorse, contribuendo a modificarne l'aspetto nel corso dei secoli. Completano poi, in appendice, alcune schede archeologiche e carte del territorio che costituiscono un valido strumento per l'approfondimento tecnico, favorendo così la comprensione dei ritrovamenti presi in esame nello studio.

Nonostante i temi siano analizzati con rigore scientifico, la lettura scorre facilmente attraverso un linguaggio mirato alla divulgazione, riconoscibile anche nell'impostazione grafica del volume particolarmente curata e attenta nel fornire un valido supporto visivo alla consultazione.

 

Aqua Ariminensis. Approvvigionamento, conduzione e utilizzo nella città romana, a cura di C. Ravara Montebelli, Rimini, AMIR SpA, 2002, 110 p., s.i.p.

 

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