Rivista "IBC" XI, 2003, 3

musei e beni culturali / pubblicazioni

Costruire la sanità nella pianura bolognese, a cura di G. Campanini e G. L. Saraceni, Bologna, Minerva Edizioni, 2002.
Un'azienda allo specchio

Micaela Guarino
[IBC]

"Per `costruire la sanità' e per promuovere la salute occorre [...] un metodo di lavoro basato sulla collaborazione e sull'integrazione di saperi, di esperienze, di competenze anche di soggetti esterni al Servizio sanitario regionale. Così come occorre non dimenticare la storia passata e il patrimonio che ci ha consegnato". Così l'assessore alla sanità della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Bissoni, introduce il volume che, oltre a riguardarci direttamente sul fronte dei patrimoni culturali, è in realtà strumento utilissimo per ripercorrere il processo che attraverso profondi cambiamenti ha portato nel corso degli ultimi dieci anni alla riorganizzazione e alla qualificazione dei servizi sanitari e socio-sanitari dell'Azienda Unità sanitaria locale (AUSL) Bologna Nord.

Un processo che ha coinvolto, oltre alle istituzioni sanitarie, gli enti locali, la Regione, l'intera società civile, e che si è svolto parallelamente ad altre importanti modificazioni con le quali ha dovuto fare i conti, come il sempre crescente fenomeno dell'immigrazione. E la trasformazione non è ancora giunta a conclusione poiché l'immediato futuro della Bologna Nord dovrebbe concretizzarsi nella confluenza, insieme alle altre AUSL bolognesi, in un'unica grande azienda a valenza provinciale.

In questa prospettiva, come scrive Angelo Giovanni Rossi, direttore generale dell'Azienda nel momento in cui si decideva la realizzazione del volume, quest'ultimo "rappresenta [...] il condensato di questo sforzo di valutazione e di autovalutazione, di questo tentativo di non smarrire il senso della propria storia e del proprio lavoro e al tempo stesso di cogliere aspetti e motivi utili per tutti per il futuro" e va letto come fosse un inventario.

Centrando l'attenzione su temi chiave quali ospedali, centri di medicina generale, qualità, piani per la salute, comunicazione, processi di programmazione e di controllo, formazione, dal testo emergono con molta chiarezza il progetto generale - con i suoi aspetti di integrazione, qualificazione, valorizzazione, sperimentazione - ma anche i passaggi particolarmente critici - a partire dalla chiusura di molti ospedali caratterizzata dal difficile confronto con la società civile e dal lavoro problematico ma costruttivo con gli enti locali interessati - e le nuove metodologie partecipative volte a definire i bisogni di salute della popolazione e ad adottare una più adeguata pianificazione.

Come emerge dallo scritto di Rossi e viene confermato da quelli degli altri autori, si è trattato di un lavoro complesso e molto integrato, che ha messo tra l'altro in luce il "senso di appartenenza [...] che ha costituito per lungo tempo la principale risorsa umana dei nostri servizi", cercando di far emergere dalle strategie messe in atto quanto "meglio si era prestato a modellare e a rafforzare l'`identità' dell'Azienda, la sua peculiarità".

Nei concetti di appartenenza, di identità, rientrano a pieno titolo anche i beni culturali delle aziende, poiché riguardano la loro storia, il loro patrimonio architettonico, storico-artistico, bibliografico e documentario, scientifico. Ai beni storico-artistici Graziano Campanini dedica un intervento specifico che chiarisce le ragioni dell'interesse e dell'impegno che le AUSL, con tempi e modalità diverse, dedicano ai beni culturali di loro proprietà. Interesse e impegno che, se possono apparire a prima vista incongrui, risultano viceversa fondamentali per capire la storia della medicina e delle istituzioni assistenziali e sanitarie. L'adozione di opportune azioni di conoscenza, salvaguardia e tutela non solo consente di conservare, trasmettere e comunicare la memoria di questi beni e di questi luoghi, ma dà a questi ultimi un significato diverso, più ampio, e contribuisce alla loro umanizzazione.

Lo scritto di Gian Luigi Saraceni, che riassume le diverse soluzioni adottate nell'ultimo trentennio nell'organizzazione sanitaria regionale e di conseguenza i mutamenti avvenuti sia nella pertinenza territoriale che nella proprietà giuridica dei beni, aiuta a chiarire come non sempre sia facile ricostruire e definire con chiarezza l'entità e l'appartenenza dei patrimoni culturali delle attuali aziende, e quanto sia pertanto importante poter disporre di conoscenze adeguate e di un monitoraggio continuo di tali beni. È quanto si sta tra l'altro attuando all'interno del progetto regionale di studio e valorizzazione di questi patrimoni, voluto dall'Assessorato regionale alla sanità e attuato d'intesa con l'Istituto per i beni culturali, ma di questi interventi daremo successivamente conto in maniera più dettagliata.

All'interno delle azioni in campo culturale non va poi dimenticato l'intervento sperimentale nel settore teatrale, affrontato dal Dipartimento di salute mentale dall'Azienda, attraverso corsi di formazione e spettacoli di prosa e di burattini organizzati con la bolognese Arena del Sole.

Quanto emerge dagli scritti che compongono il volume è opportunamente illustrato da una sezione fotografica di Tiziana Bertacci volta a documentare le sedi e le opere storiche e le nuove realizzazioni architettoniche, ma anche gli aspetti di qualificazione e di umanizzazione che attualmente contraddistinguono strutture ospedaliere e servizi socio-sanitari dell'azienda.

La pubblicazione è stata presentata il 31 gennaio 2003 a Villa Orsi (sede di rappresentanza dello sponsor Centergross), in un incontro al quale sono intervenuti l'attuale direttore generale Nerio De Pasqual, il presidente della Conferenza sanitaria territoriale Giuliano Barigazzi (entrambi anche autori del volume) e Michele Mirabella nella sua veste di grande comunicatore del settore sanitario, ruolo che gli ha tra l'altro valso il conferimento da parte dell'Università di Ferrara della laurea ad honorem in Farmacia.

 

Costruire la sanità nella pianura bolognese, a cura di G. Campanini e G. L. Saraceni, Bologna, Minerva Edizioni, 2002, 192 p., s.i.p.

 

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