Rivista "IBC" XI, 2003, 4

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni

I Gusti collezionistici di Leonello d'Este. Gioielli e smalti en ronde-bosse a corte, a cura di F. Trevisani, Modena, Il Bulino edizioni d'arte, 2002.
Passioni smaglianti

Valeria Cicala
[IBC]

Una bella mostra in corso a Palazzo Pitti, a Firenze, fino al 31 marzo 2004, dedicata alla corte e alle collezioni della famiglia Medici (www.palazzopitti.it), rende ancora più attuale il volume che ha accompagnato a Modena una interessante e raffinata esposizione dedicata a uno dei duchi della casata d'Este, Lionello, con particolare riguardo al suo interesse per il collezionismo (www.palazzodeimusei.comune.modena.it/palazzodeimusei). Una passione che ha nel tempo accomunato le figure dei grandi principi contribuendo a definirne non solo la valenza culturale ma anche il prestigio politico di cui questi sovrani, spesso illuminati, hanno goduto.

Siamo alla metà del Quattrocento. Il libro si accende di ori, smalti, pietre preziose, di bagliori di cristalli di rocca. Procede sugli intricati o tortuosi percorsi che gli oggetti, come le persone, a volte vivono. I numerosi e competenti contributi in cui si articola il volume costituiscono un'accurata, armonica ricerca e una piacevole lettura su una particolare tipologia di oggetti e su di uno tra i più preziosi, facente parte delle collezioni estensi, le cui sorti si sono intrecciate con quelle del ducato. Il cosiddetto Reliquiario di Sisto V, che rientra nella categoria degli smalti en ronde-bosse. Un gusto ed una predilezione che inquadrano Lionello in quel clima di attenzione, meglio di predilezione, per l'arte d'oltralpe, con forti accenti gotici e secondo un gusto molto radicato alla Corte franco-borgognona, alla quale gli Estensi si ispireranno.

Lo spunto per la mostra, e per il valido catalogo che ne fornisce perenne memoria, è offerto da questo celebre Reliquiario, donato dal pontefice alla sua città natale, Montalto Marche, ma che alla collezione del duca di Ferrara era appartenuto, e che, grazie ad una serrata analisi documentaria, ora è possibile accompagnare nei passaggi che ne hanno caratterizzato la vicenda prima e dopo essere stato elemento di eccellenza all'interno delle collezioni estensi. Ma di estremo interesse sul piano della conoscenza artistica è il raffronto che il libro propone con altri oggetti appartenuti ai duchi d'Este, e con orificerie e opere di glittica coevee, che compongono uno straordinario spaccato sul collezionismo, sulle rielaborazioni che gli oggetti subivano in base alle mode e ai gusti; come pure ci documenta sulla frequenza di queste tipologie nei tesori di grandi casate e di realtà ecclesiastiche. Un patrimonio sempre più visibile grazie all'impegno nell'ambito della catalogazione e della conservazione.

 

I Gusti collezionistici di Leonello d'Este. Gioielli e smalti en ronde-bosse a corte, a cura di F. Trevisani, Modena, Il Bulino edizioni d'arte, 2002, 256 p., Ç 25,00.

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