Rivista "IBC" XIII, 2005, 1
biblioteche e archivi / mostre e rassegne
808.83872: con questo codice della Classificazione Dewey vengono spesso contrassegnate nelle biblioteche le raccolte, provenienti da diverse letterature, di narrativa del mistero, gialla, di spionaggio, di suspence, poliziesca. Sono tra i volumi più letti, più prestati, più usati, che spesso rientrano in biblioteca con l'impronta della tazzina di caffè o l'angolo della pagina piegato a tenere il segno. E sono, di conseguenza, quelli più frequentemente destinati allo scarto per cattive condizioni, non sostituiti perché il giallo è per antonomasia una letteratura di consumo, presa e divorata, che appare superfluo e quasi imbarazzante conservare oltre il suo tempo da parte di una biblioteca che si rispetti.
Accade spesso, allora, che molte biblioteche finiscano per non possedere questi testi, "non posseggono, cioè, i libri che hanno avuto le maggiori tirature tra quelli stampati nel nostro paese nei decenni di volta del secolo" come scriveva oltre quindici anni fa Giuseppe Gherpelli nell'introduzione a Le figure del delitto. Il libro poliziesco in Italia dalle origini ad oggi, volume che accompagnava una delle prime mostre dedicate all'argomento promossa dal Comune di Cattolica e dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC). Da allora ad oggi la situazione è in parte cambiata, grazie ai lasciti dei privati di fondi "gialli" alle biblioteche, alla crescente attenzione di critici e studiosi verso la letteratura poliziesca - fra i primi Renzo Cremante, curatore di quella mostra - e grazie anche alla maggiore sensibilità delle istituzioni culturali verso le preferenze del pubblico.
Ogni biblioteca ha sempre avuto nei suoi scaffali una scelta più o meno ampia di gialli, ma alcune biblioteche hanno oggi delle vere e proprie raccolte, ben conservate e catalogate e oggetto di iniziative di valorizzazione e promozione. È il caso delle due biblioteche romagnole che hanno promosso la mostra "Il giallo e il suo lettore. Libri polizieschi nelle Biblioteche di Imola e di Forlì", realizzata ancora una volta con la collaborazione della Soprintendenza dell'IBC e con la curatela di Renzo Cremante. L'esposizione - che apre a Imola dal 19 febbraio al 3 aprile e sarà a Forlì dal 9 aprile all'8 maggio 2005 - propone, nelle prime tre sezioni, un percorso storico sulla circolazione del libro giallo in Italia dalle origini al 1945, nel secondo dopoguerra e dagli anni Settanta ad oggi, con particolare riferimento ad autori, fortuna editoriale e collane.
Le altre sezioni sono tematiche, dedicate al giallo per ragazzi, al giallo a fumetti, al giallo italiano dalle origini a oggi e a quello emiliano-romagnolo, e ancora al giallo storico, al cibo nei romanzi polizieschi, ai libri e alle biblioteche nei gialli e alla presenza del genere nell'opera di grandi scrittori. Il tutto corredato di presentazioni, schede bibliografiche e di un copioso apparato illustrativo, e arricchito dai saggi di approfondimento e commento contenuti nel volume che accompagna la mostra, curato da Renzo Cremante e Lidia Mastroianni e pubblicato da Editrice Compositori nella collana "Immagini e documenti" dell'IBC.
Sottratti al macero e all'oblio e custoditi dagli scaffali delle biblioteche, i gialli possono narrare, secondo le parole di Chesterton, "la poesia della vita moderna", costruiscono nel loro insieme il poema epico della modernità, esplorano le metropoli come paesaggi misteriosi e minacciosi nei quali il detective si erge come il cavaliere errante che combatte contro il caos e il disordine del crimine. E il lettore di gialli non è più solo il viaggiatore annoiato che nell'edicola della stazione afferra un libro smilzo e dal titolo allettante, ma è il cittadino formatosi con l'affermarsi e il diffondersi, nel Settecento e Ottocento, dei giornali e della stampa popolare, "laico, pragmatico e amante della scienza e della tecnologia in particolare da un lato, ma dall'altro lato incline ad un atteggiamento religioso di fronte al sensazionale, al mistero e al fascino delle capacità deduttive dell'onnipotente investigatore" (Graziano Braschi, nel catalogo della mostra).
Solo la conservazione dei libri gialli, come di ogni altra memoria scritta, consente lo studio critico sul genere, sul suo lettore, sul suo linguaggio. Solo le biblioteche possono garantire questa tutela. Ben vengano dunque iniziative come questa mostra che, attraverso i ricchi fondi di due biblioteche pubbliche, racconta storia e temi dei libri più letti e venduti della nostra epoca, non più solo best seller ma anche patrimonio culturale comune.
I fondi del giallo nelle biblioteche pubbliche dell'Emilia-Romagna
Biblioteca comunale di Imola (Bologna)
via Emilia 80
tel: 0542 602 636
fax: 0542 602 602
e-mail: [email protected]
direttore: Marina Baruzzi
contatto: Lidia Mastroianni
Il patrimonio "in giallo" della Biblioteca di Imola conta oltre 7.000
romanzi polizieschi, dei quali 1.280 per bambini, suddivisi in nuclei distinti
provenienti dal fondo storico della Biblioteca storica "Andrea Ponti" (poi
"popolare circolante"), dal fondo storico della Sezione ragazzi Casa Piani e
dalle raccolte moderne per adulti e ragazzi della Biblioteca. Istituita nel 1900
per volontà della contessa Maria Pasolini Ponti come biblioteca privata
all'interno della Biblioteca di Imola, la Biblioteca storica "Andrea
Ponti" allargò velocemente la cerchia dei suoi abbonati, con le cui quote
associative si provvedeva all'acquisto dei libri e alle spese di gestione,
svolgendo per anni un ruolo insostituibile per la divulgazione e la diffusione
della lettura a Imola.
Negli anni la Biblioteca "Ponti" ha continuato la sua attività (è stata assorbita all'interno della Biblioteca comunale soltanto nel 1993 come nucleo iniziale della Sezione di letteratura moderna "Andrea Ponti"), privilegiando soprattutto la narrativa, genere tradizionalmente non curato dalla Biblioteca comunale di Imola. Uno spazio e un'attenzione "speciali" per i romanzi polizieschi sono evidenti sin dall'inizio, come testimoniano i primi cataloghi a stampa della Biblioteca, nei quali si trovano un'edizione francese del 1900 de Il delitto di Silvestro Bonnard di Anatole France accanto alle prime avventure di Ben Wilson, il poliziotto creato da Ventura Almanzi, pubblicate da Bietti a partire dal 1914, e accanto ai romanzi di Wilkie Collins, Conan Doyle e Gaboriau.
Dagli anni Trenta la presenza dei gialli nella piccola ma attivissima Biblioteca circolante si intensifica su richiesta degli stessi abbonati: nel catalogo del 1939 viene registrato un numero elevato di romanzi polizieschi, con una presenza massiccia delle opere di Edgar Wallace, oltre sessanta titoli, molti romanzi di Agatha Christie, Edward Phillips Oppenheim, Georges Simenon, Ellery Queen, Erle Stanley Gardner, S. S. Van Dine, e a seguire Maurice Leblanc, Gaston Leroux, Margery Alligham, Claude Aveline, Earl Derr Biggers, Gilbert K. Chesterton, Freeman Wills Crofts, Ernest Hornung, Mary Rinehart, Sax Rohmer fra gli autori stranieri, e Augusto De Angelis, Ezio D'Errico e Alessandro Varaldo fra gli italiani. Questi romanzi erano elencati insieme agli altri romanzi italiani e stranieri disponibili, senza differenziazioni e suddivisioni di genere. Negli anni successivi il numero delle opere possedute è cresciuto anche grazie alle numerose donazioni dei lettori.
Il fondo storico della Biblioteca popolare circolante "Andrea Ponti" conta attualmente 4.672 volumi, tutti catalogati e disponibili nel catalogo on line. Questi libri, suddivisi per collane, ben rappresentano la produzione editoriale italiana dai primi anni Trenta alla fine degli anni Ottanta. Il rinnovato interesse per questo genere letterario e il fiorire in Italia, e in particolare in Emilia-Romagna, di scrittori che hanno scelto di esprimersi utilizzando i cliché propri del romanzo poliziesco, hanno spinto la Biblioteca comunale di Imola a incrementare il settore gialli della Sezione di letteratura. Al nucleo storico si affiancano così i 1.524 volumi della raccolta a scaffale aperto, che documenta in modo puntuale la produzione dei classici del genere poliziesco, dalle origini a oggi, con ristampe e soprattutto riedizioni, e le nuove tendenze del poliziesco internazionale e italiano.
Un po' diversa invece la storia della raccolta per ragazzi. Le edizioni sono in gran parte provenienti dal fondo moderno della Sezione ragazzi della Biblioteca di Imola, Casa Piani. Solo 115 volumi provengono dal fondo storico della sezione, la Biblioteca Giardino istituita nel 1961 e attiva fino all'apertura di Casa Piani, avvenuta nel 1990. Sia il patrimonio moderno che i volumi del fondo storico sono stati nella quasi totalità acquisiti direttamente dalla Biblioteca. Solo alcuni di essi provengono da donazioni sporadiche di lettori alla biblioteca. Sono edizioni che vanno dagli anni Cinquanta a metà degli anni Ottanta, in prevalenza di autori americani, inglesi e italiani. Molti i titoli presenti della storica collana "Il giallo dei ragazzi" della Mondadori, o di autori come Enid Blyton con il famoso Club dei cinque, Franklin Dixon con gli Hardy Boys, Lieutenant X con Langelot, solo per citarne alcuni. Il fondo moderno, soltanto in minima parte conservato a deposito, conta oltre un migliaio di titoli con edizioni a partire dagli anni Ottanta, in prevalenza di autori americani, inglesi, italiani e francesi, e in parte anche di autori spagnoli, portoghesi, svedesi e di altre parti del mondo.
Biblioteca comunale "Aurelio Saffi" di Forlì
Sezione moderna "Alessandro Schiavi"
corso della Repubblica, 78
tel: 0543 712 615
fax: 0543 712 616
e-mail: [email protected]
internet: www.provincia.forli-cesena.it/cultura/ biblioteche/ita/saffi.htm
direttore: Vanni Tesei
contatto: Paolo Temeroli
Fino al 1946 si può dire che il libro poliziesco non facesse parte delle
raccolte della Biblioteca civica di Forlì o, se vi era, rappresentava una rara
eccezione, frutto delle passioni di qualche importante donatore la cui
collezione non poteva essere smembrata. La grande maggioranza degli esemplari in
mostra appartenenti alle civiche raccolte forlivesi, infatti, e senza eccezioni
tutti quelli editi prima del secondo dopoguerra, provengono da biblioteche
private spesso di intellettuali più o meno noti, da quella di Antonio
Beltramelli a quelle di Aida Ceccarini (circa 200 gialli su oltre 3.000 volumi
donati) e Maria Teresa Fuzzi (2.000 titoli, fra i quali quasi tutte le edizioni
dei Gialli Mondadori del dopoguerra presenti in Biblioteca).
Nella Biblioteca comunale di Forlì i libri polizieschi hanno fatto il loro ingresso quasi immediatamente nel secondo dopoguerra, patrimonio della Biblioteca popolare, fondata nel 1945 per impulso soprattutto di Alessandro Schiavi, ed entrata in funzione l'anno successivo, per confluire poi nella Civica solo nel 1966. Si trattava di una biblioteca circolante, con soci contribuenti, pur se in misura modesta, all'incremento del patrimonio, ma capaci di influire sugli acquisti fin dai primi anni Cinquanta anche di libri polizieschi. Infatti, pur se dei Gialli Mondadori venivano acquistati solo i volumi tipo "omnibus" e non i singoli periodici, la collana più diffusa, il consumo dei libri polizieschi in biblioteca doveva essere piuttosto elevato.
A dimostrare questa circostanza stanno sia il dato quantitativo assoluto (i gialli costituivano il 5-6% del totale dei libri) sia soprattutto il fatto che dei circa 900 libri gialli sui 16.000 che fino al 1969 costituivano il patrimonio della Biblioteca popolare, poi divenuta "moderna", oltre 350 erano copie doppie o triple appositamente acquistate per favorirne la rapida circolazione. Anche una volta assorbita la Popolare, la sua erede, la Biblioteca moderna "Alessandro Schiavi", ha continuato a comprare libri gialli, in percentuali grosso modo analoghe rispetto al totale dell'acquisito, pur se con una maggiore restrizione nel numero dei duplicati. Più difficile diventa però seguirne l'evoluzione lungo tutto il corso degli anni Settanta e Ottanta, mentre a partire dagli anni Novanta ci si può avvalere delle possibilità di registrazione statistica offerte dalla computerizzazione.
Dipartimento studi interdisciplinari su traduzioni, lingue e culture (SITLeC) di Forlì
Corso Diaz, 64
tel: 0543 374 700
fax: 0543 374 717
e-mail: [email protected]
internet: www.disitlec.unibo.it
direttore: Rosa Maria Bollettieri Bosinelli
Il Fondo "Bernard Benstock", situato nella
Sala affrescata del Dipartimento SITLeC, contiene e raccoglie una consistente
parte della biblioteca personale dello studioso americano (circa 1.500
pubblicazioni), donata alla Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e
traduttori dalla moglie Shari nel 1999. Il materiale bibliografico nel suo
complesso si articola in varie sezioni che riflettono gli interessi e le
curiosità culturali dello studioso. In particolare il fondo raccoglie e ordina
le opere di James Joyce e la critica relativa
allo scrittore irlandese, le traduzioni delle opere di Joyce
in varie lingue, romanzi e saggi di autori del Novecento, con particolare
riferimento al modernismo, alla scrittura femminile e alla critica femminista, e
una miscellanea di materiali eterogenei collegati all'autore dell'Ulysses.
Una sezione particolarmente ricca e interessante (circa 800 titoli) raggruppa
testi e saggi di argomento poliziesco.
Il 10 Aprile 2002 il Fondo "Benstock" è stato arricchito da una preziosa donazione. Il volume Verbante, prima traduzione in tedesco del dramma Exiles di James Joyce, regalato dall'associazione "American Friends of James Joyce" in memoria di Rosi Moses-Scheuer. I due cataloghi del fondo sono disponibili non solo in forma cartacea (Catalogo del Fondo Bernard Benstock, a cura di Rosa Maria Bollettieri Bosinelli, Forlì, Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori, 2000; Catalogo del Fondo Bernard Benstock - Crime fiction, a cura di Andrea Cristiani, Forlì, Dipartimento studi interdisciplinari su traduzione, lingue e culture - SSLMIT, 2001) ma anche on line: il primo dedicato al materiale joyciano e il secondo relativo alla crime fiction. Inoltre è stato da poco creato il sito web del Fondo "Benstock" al seguente indirizzo: benstock.sitlec.unibo.it.
Biblioteca comunale di Cattolica (Rimini)
piazza della Repubblica, 31
tel: 0541 966 603-612
fax: 0541 967 803
e-mail: [email protected]
internet: www.cattolica.net/
direttore: Francesco Rinaldini
contatto: Barbara Bertozzi
La raccolta comprende romanzi gialli che documentano in modo significativo la
produzione editoriale italiana fin dalle origini. Ai 10.100 volumi catalogati
vanno aggiunte 455 videoregistrazioni di conferenze e 206 audioregistrazioni di
conferenze relative al "MystFest. Festival internazionale del giallo e del
mistero". I lasciti di studiosi come Renzo Cremante, Loris Rambelli e la
donazione della Biblioteca comunale di Rovereto (Trento) sono stati i contributi
di maggior rilievo per la costituzione e l'incremento della raccolta. Il
nucleo originario è costituito dai manoscritti del Premio letterario "Gran
Giallo Città di Cattolica", istituito nel 1973 dall'Azienda autonoma
di soggiorno e poi proseguito nell'ambito del "MystFest" (fino al 2000).
Altre attività correlate alla raccolta sono alcune mostre, fra le più
importanti: "Le figure del delitto.
Il libro poliziesco in Italia dalle origini a oggi" e "Le camere del
delitto. Gli interni mentali di John Dickinson Carr", e la "Scuola di
scrittura gialla", lezioni tenute da Carlo Lucarelli presso la Biblioteca di
Cattolica con le scuole elementari e medie nel 1997.
Biblioteca del Centro Cinema Città di Cesena
via Aldini 22-24
tel: 0547 355 711-712
fax: 0547 355 719
e-mail: [email protected]
internet: www.sanbiagiocesena.it/
direttore: Franco Bazzocchi
contatto: Antonio Maraldi
La raccolta, che proviene da acquisto, comprende circa 60 titoli di saggi sul
genere giallo, thriller, horror nel cinema, in quanto la biblioteca è legata al
Centro Cinema, che programma proiezioni cinematografiche in 2 sale da 112 e 88
posti. Periodicamente si organizzano rassegne dedicate al giallo. Esiste anche
una mediateca, con video di documentari e di film, alcuni dei quali di genere
giallo.
Biblioteca civica "Antonio Delfini" di Modena
corso Canalgrande, 103
tel-fax: 059 206 940-926
e-mail: [email protected]
internet: www.comune.modena.it/biblioteche
direttore: Meris Bellei
contatto: Rita Borghi
Il fondo è stato costituito presso la Biblioteca San Geminiano (via San
Geminiano, 3 a Modena) a partire dal 1980. La Biblioteca, istituita allo scopo
di documentare la letteratura di genere (poliziesca, fantascienza, fumetti,
rosa), è stata chiusa nel 1992 e tutto il suo patrimonio è confluito alla
Delfini. Comprende 3.120 monografie (solo gialli) e due riviste: "Delitti
di carta" (corrente); "Febbre gialla" (1987-1988). A corredo della
raccolta sono stati pubblicati una quindicina tra repertori e saggi. Durante gli
anni di funzionamento della Biblioteca San Geminiano (1979-1991) sono state
inoltre realizzate alcune mostre, conferenze, spettacoli teatrali e percorsi di
lettura. I libri e le riviste del fondo costituiscono un'isola tematica a
scaffale aperto ("Gialli") organizzata in ordine alfabetico d'autore, con
una propria etichetta distintiva. I film (VHS e DVD) sono invece collocati
nell'isola "Cinema".
Biblioteca comunale "Giovanni Santini" di Pavullo nel Frignano (Modena)
Palazzo Ducale, via Giardini, 3
tel: 0536 21213
fax: 0536 20610
e-mail: [email protected]
internet: www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
direttore: Elisabetta Bovero
La biblioteca possiede due importanti raccolte di gialli: il Fondo "Gialli
Mondadori" a partire dal primo numero e con l'abbonamento ancora in corso,
pur con alcune lacune, catalogato solo parzialmente nel catalogo in linea del
Servizio bibliotecario nazionale; ma soprattutto il Fondo "Carnevali". La
biblioteca "Carnevali" fu costituita a Modena nel 1938 dalla famiglia
Carnevali. Ultima biblioteca circolante privata ancora esistente in Italia, ha
cessato la sua attività nell'estate del 1999. Nello stesso anno è stata
acquisita dalla Regione Emilia-Romagna e dal CeDoc della Provincia di Modena ed
è stata collocata presso la Biblioteca comunale "Giovanni Santini" di
Pavullo, insieme all'inventario e al catalogo per autori originali. Il fondo
comprende 34.000 volumi: romanzi pubblicati in Italia dagli anni Trenta fino al
1999, saggistica divulgativa dagli anni Sessanta agli anni Novanta e una sezione
dedicata alla letteratura per l'infanzia. La sezione di narrativa è
caratterizzata dalla presenza numerosa di romanzi gialli e rosa, acquistati per
collane. Si stima che i libri gialli possano essere circa 2.000. Si segnalano le
seguenti collane, tutte caratterizzate da lacune:
- Mondadori - "Il giallo Mondadori": dal n. 1793 del 12 giugno 1983 al n. 2628 del 13 giugno 1999;
- Garzanti - "Serie Gialla": dal n. 4 del 2 aprile 1953 al n. 273 del 18 giugno 1964;
- Longanesi - "I gialli proibiti": dal n. 1 del 1952 al n. 166 del 1967;
- Mondadori - "I classici del giallo": dal n. 2 del 1967 al n. 728 del 1994;
- Longanesi - "I gialli Longanesi": dal n. 1 del 1971 al n. 146 del 1975;
- Longanesi - "I libri che scottano (Suspence!)": dal n. 1 del 1961 al n. 75 del 1978;
- Longanesi - "I libri che scottano": dal n. 1 del 1956 al n. 70 del 1961;
- Garzanti - collana da R68 a R75;
- Rizzoli - "Gialli Rizzoli": dal n. 1 del 1974 al n. 48 del 1976.
Il Fondo "Carnevali" è corredato dall'Inventario cartaceo originale e dal Catalogo cartaceo per autori originale, mentre non è ancora presente nel catalogo in linea del Servizio bibliotecario nazionale.
Biblioteca comunale "Fabrizio Trisi" di Lugo (Ravenna)
piazza Trisi, 19
tel: 0545 38568 - 38556
fax: 0545 38534
e-mail: [email protected]
internet: www.comune.lugo.ra.it/trisi
direttore: Sante Medri
Il fondo è costituito dalla donazione del professore Loris Rambelli. Consiste
di 500 volumi, corredati da un elenco su file. Alcune delle edizioni presenti
nella raccolta sono state esposte in occasione della mostra sul giallo "La
paura fa 90..." realizzata dalla Biblioteca "Trisi" nel 2004.
Biblioteca della Cineteca comunale di Bologna
via Azzo Gardino, 65/b
tel-fax: 051 204 843
e-mail: [email protected]
internet: www.cinetecadibologna.it/archivio/ 02biblioteca/archivio02.htm
direttore: Sandro Toni
contatto: Cesare Ballardini
Il fondo, proveniente dalla donazione degli eredi di Wilma Lanzarini, è
pervenuto in Cineteca solo nell'aprile del 2004, e non è stato ancora
possibile né inventariarlo né schedarlo. Consiste di circa 3.000 volumi.
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