La Provincia fa il punto: Bologna — Rivista IBC - Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna

Rivista "IBC" XIII, 2005, 1

Dossier: Cantieri culturali - Nuovi spazi per biblioteche e archivi

biblioteche e archivi, dossier /

La Provincia fa il punto: Bologna

Gilberta Franzoni
[responsabile dell'Ufficio istituti culturali, Settore cultura della Provincia di Bologna]

A partire dall'esperienza pionieristica del Consorzio provinciale di pubblica lettura, la Provincia di Bologna vanta una lunga storia di interventi finalizzati a creare nei sessanta Comuni del territorio un'ampia rete di biblioteche pubbliche di base, comprendente oggi più di ottanta istituti. Più recente ma di eguale rilievo è l'attività a sostegno degli archivi storici comunali, che conservano e mettono a disposizione del pubblico un ricchissimo patrimonio documentario, indispensabile per la conservazione della memoria locale e per l'azione progettuale delle istituzioni.

Negli ultimi anni questi settori hanno evidenziato un diffuso processo di innovazione delle strutture e dei servizi, connesso a una crescente consapevolezza da parte degli stessi enti titolari (anche grazie all'opera di sensibilizzazione promossa dalla Provincia) della necessità di rispondere alle nuove esigenze della società dell'informazione e adeguare gli istituti agli standard e obiettivi di qualità regionali. Diversi Comuni, anche di medie e piccole dimensioni, hanno quindi sostenuto rilevanti investimenti, spesso pluriennali, che nel periodo 1999-2004 hanno superato i 12 milioni di euro, per la creazione di nuove sedi o l'adeguamento di quelle esistenti, l'acquisto di arredi e attrezzature, il potenziamento dei servizi.

Per quanto riguarda le biblioteche, spiccano per concezione strutturale ed eccellenza dei servizi offerti la biblioteca di Sala Borsa a Bologna e la Comunale di Imola, punto di riferimento e di stimolo per le altre realtà del territorio. Qui gli interventi principali hanno comportato il completo restauro o la realizzazione di nuove sedi in importanti Comuni della cintura bolognese, della pianura e della montagna (Anzola dell'Emilia, Casalecchio di Reno, Crespellano, Crevalcore, Ozzano dell'Emilia, Vergato e, in via di realizzazione, Castel San Pietro Terme e San Lazzaro di Savena) affiancandosi ad altri di minore portata ma sempre significativi (come a Castello d'Argile, Monterenzio, Sala Bolognese, San Pietro in Casale, Rastignano di Pianoro, Savigno, Loiano, Sasso Marconi). Interventi che hanno indotto un ampliamento della superficie riservata al pubblico, un incremento delle postazioni informatiche, una migliore accessibilità del patrimonio e uno sviluppo complessivo dei servizi.

Per quanto concerne gli archivi, in un quadro di estrema disomogeneità delle condizioni conservative e della fruibilità del patrimonio, emergono segnali di una crescente sensibilità nei confronti della valenza culturale della documentazione di interesse storico. Se in alcune situazioni e per motivi diversi le carte risultano disperse tra più sedi, anche in edifici privi dei necessari requisiti, molte delle amministrazioni conservano il proprio archivio in locali interni alla sede municipale; in alcuni casi i complessi documentari sono stati depositati presso le biblioteche comunali (come a Ozzano, Fontanelice e Crevalcore) o in edifici esterni appositamente adeguati (come nei progetti di Castello di Serravalle, Bazzano, e della stessa Amministrazione provinciale). Sedi antiche e prestigiose sono state inoltre ristrutturate di recente a questo scopo: l'archivio storico di Porretta Terme è confluito nella sede delle Ex Carceri quale nucleo fondamentale del "Centro di documentazione - Archivio storico Alta Valle del Reno", mentre quello di Sant'Agata Bolognese è stato collocato presso la sede di Porta Otesia.

La Provincia di Bologna ha favorito questo processo di innovazione degli istituti e dei servizi orientando la propria azione di programmazione e valorizzazione, ai sensi della normativa nazionale e regionale, in un'ottica cooperativa e di sistema. Azione che si è sviluppata in stretto raccordo con i Comuni e il Consorzio del Circondario Imolese sulla base della "Convenzione per l'organizzazione dei servizi culturali e lo sviluppo dei sistemi bibliotecario, archivistico e museale" (2004), che prevede l'organizzazione del territorio in zone bibliotecarie e archivistiche ed evidenzia il ruolo provinciale di coordinamento territoriale, nonché di snodo e raccordo tra gli enti titolari, la Regione e le altre istituzioni competenti. Tra le azioni di sistema più significative, lo sviluppo del Polo UBo SBN e del Sistema informativo dei beni archivistici SIBAR, l'adesione ai progetti cooperativi IBC, le attività di consulenza, censimento degli istituti e misurazione dei servizi, formazione e aggiornamento degli operatori, didattiche e promozionali. Parallelamente, l'Ente si è impegnato a sostenere gli interventi di carattere strutturale (edifici, arredi e attrezzature) promossi dagli enti locali, direttamente o attraverso i Piani ex legge regionale 18/2000. Negli anni 2003 e 2004 la Provincia ha così stanziato a questo fine proprie risorse per complessivi _ 284.000, a integrazione di fondi regionali per _ 302.000.

La sfida per il futuro - in un quadro di difficile equilibrio della finanza locale - è il mantenimento se non il potenziamento degli investimenti a favore della rete territoriale bibliotecaria e archivistica (www.provincia.bologna.it/cultura/), nonché il consolidamento dei progetti cooperativi e di sistema, nella consapevolezza che la valorizzazione dei beni e degli istituti culturali rappresenta una funzione primaria dell'ente intermedio.

Le sedi nuove o ristrutturate dal 2000 al 2005

Anzola dell'Emilia

Biblioteca comunale "Edmondo De Amicis"

piazza Giovanni XXIII 2

tel. - 0516 500 222

fax. - 0516 502 223