Rivista "IBC" XIII, 2005, 3

territorio e beni architettonici-ambientali / itinerari, pubblicazioni

Guida di Architettura di Bologna, a cura di L. Capellini e G. Gresleri, Torino, Umberto Allemandi & C., 2004.
Bologna architettata

Matteo Porrino
[ingegnere]

Una nuova guida sul capoluogo emiliano continua il progetto editoriale della Allemandi e si aggiunge a quelle già uscite di Milano, Firenze, Genova, Torino e Padova. Cinque autori, ricercatori e docenti di Storia dell'architettura dell'Università di Bologna, hanno lavorato ai diversi capitoli, tutti aperti da brevi saggi, che percorrono, attraverso schede sugli edifici, la storia della città dalle origini e dall'età comunale, fino alla Bologna contemporanea.

Un po' più di una guida turistica, dunque, la pubblicazione curata da Lorenzo Capellini e Giuliano Gresleri raccoglie otto testi introduttivi, che toccano anche i nuovi temi legati alla cultura del progetto architettonico, al restauro e ai rapporti con il territorio, accompagnati da circa duecento schede illustrative, con l'indicazione dei mezzi di trasporto e le fotografie degli edifici. Le parti più curate e precise sono forse quella sulla città rinascimentale (Bologna nel Rinascimento, tradizione e novitas, di Elisabetta Vasumi Roveri) e quella sui secoli XVII e XVIII (Bologna nel Seicento e Settecento, di Maria Beatrice Bettazzi).

Nella prima sono descritte le trasformazioni architettoniche e urbane tardogotiche, mettendo in evidenza le peculiarità locali nelle tecniche costruttive e nelle risoluzioni formali, poi gli interventi degli architetti arrivati da Roma, di passaggio nella seconda città dello Stato della Chiesa, come quello della bellissima facciata del Palazzo dei Banchi (1568), del Vignola; e infine la definizione del palazzo nobiliare cittadino.

Nella seconda invece si descrive lo sviluppo del palazzo senatorio e la comparsa degli elementi caratterizzanti dello scalone, della sala d'onore, delle decorazioni pittoriche e plastiche come sfondati illusionistici che diventano la scena di un teatro per le feste. Poi il momento della definitiva formalizzazione del portico come parte, anch'essa a valore scenografico, del paesaggio urbano e dell'identità stessa della città; presente lungo le vie come nei complessi monumentali, e il cui esempio più sorprendente è quello della strada coperta per il santuario della Madonna di San Luca (1765), di Carlo Francesco Dotti.

Nell'ultima parte della guida sono presentati quattro itinerari che toccano gli edifici rilevanti nei dintorni di Bologna; in direzione di Imola percorrendo la via Emilia; verso Porretta passando per Riola; verso San Giovanni in Persiceto passando per Minerbio e verso Medicina passando per Budrio. Mentre una quinta passeggiata fuori porta è la visita al cimitero monumentale della Certosa.

 

Guida di Architettura di Bologna, a cura di L. Capellini e G. Gresleri, Torino, Umberto Allemandi & C., 2004, 278 p., _ 20,00.

 

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