Rivista "IBC" XIV, 2006, 2

biblioteche e archivi / convegni e seminari, progetti e realizzazioni

Bambini, genitori, pediatri, bibliotecari: tutti insieme in un progetto che promuove il gusto della lettura, e il piacere del libro, fin dai primi mesi di vita.
Nati per leggere

Nicoletta Bacco
[Associazione italiana biblioteche - Sezione Emilia-Romagna]
Maria Grazia Casadei
[Associazione italiana biblioteche - Sezione Emilia-Romagna]
Marco Pellati
[Associazione italiana biblioteche - Sezione Emilia-Romagna]

Il 30 gennaio scorso la sezione Emilia-Romagna dell'Associazione italiana biblioteche (AIB) - in collaborazione con l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, la Biblioteca Sala Borsa Ragazzi di Bologna e la Provincia di Ravenna - ha organizzato a Bologna un seminario di lavoro sul progetto "Nati per leggere", rivolto a bibliotecari, pediatri ed educatori sanitari. Il progetto è promosso dall'Associazione culturale pediatri, dall'AIB e dal Centro per la salute del bambino, e trova la sua forza nell'alleanza strategica tra bibliotecari e pediatri; tutte le figure professionali erano presenti al seminario curato dall'AIB, proprio per rafforzare l'idea della lettura promossa in famiglia attraverso i diversi servizi a essa rivolti.

Attraverso il Coordinamento nazionale, rappresentato al seminario bolognese dalla bibliotecaria Nives Benati e dal pediatra professor Giancarlo Biasini, i bibliotecari, i pediatri e gli educatori presenti hanno potuto condividere le strategie e le modalità di diffusione del progetto, in particolare i suoi obiettivi e il ruolo fondamentale del Coordinamento stesso nella gestione dei rapporti con gli editori, con gli sponsor, e nel compiere la delicata verifica sulle adesioni al progetto, per garantire che si svolga secondo le basi scientifiche condivise a livello nazionale e internazionale.

Il progetto "Nati per leggere" è presente sul territorio nazionale dal 2000, e attualmente, come riferito dal professor Biasini nel suo intervento, si è concretizzato in circa 220 progetti attivi; si stima inoltre che il 15% circa della popolazione italiana di età compresa fra 0 e 6 anni, e le relative famiglie, ne siano a conoscenza. A conferma di ciò, lo stesso professor Biasini, nel corso dell'incontro, ha fornito alcuni dati significativi sulla diffusione del progetto, indicando per esempio un numero medio nazionale di iscritti nelle biblioteche pari a 68, prima dell'attivazione del progetto, e un successivo incremento degli iscritti, dopo l'attivazione del progetto, pari a 109.

Per preparare l'incontro, le biblioteche dell'Emilia-Romagna hanno compilato un questionario, elaborato dall'AIB regionale, che aveva lo scopo di monitorare e conoscere il lavoro effettuato nei diversi territori provinciali nell'ambito del progetto. Il primo obiettivo del seminario era mostrare al pubblico una serie di dati statistici sullo sviluppo del progetto nella nostra regione e dare vita, quindi, a una riflessione sulle difficoltà che si incontrano quotidianamente, nell'avvio e nella gestione, nel proprio territorio di riferimento.

Da una prima lettura dei dati si può affermare che il progetto "Nati per leggere" ha avuto sul territorio regionale diffusione pressoché capillare, con una varietà e un'efficacia di interventi veramente significative. Per la sua stessa natura il progetto richiede, da una parte, l'adesione ad alcuni principi comuni, ma al tempo stesso lascia un'ampia libertà di azione agli operatori, libertà che trova le sue ragioni nella flessibilità operativa e gestionale degli interventi che vengono di volta in volta riconsiderati e adattati alle esigenze e alle specificità dei singoli territori.

Non tutte le biblioteche, pur aderendo al progetto nazionale, hanno compilato il questionario inviato dall'AIB, e quindi i dati che si presentano in queste pagine sono necessariamente parziali; questi dati, però, costituiscono una base di partenza utile per monitorare gli esiti del progetto in regione e per il futuro lavoro del costituendo Gruppo regionale AIB "Nati per leggere". Si riportano di seguito [si veda il Grafico n. 1 riportato nella Galleria fotografica, ndr] i dati relativi ai 75 questionari censiti in occasione del seminario, numeri che evidenziano, innanzitutto, il rapporto tra i comuni dell'Emilia-Romagna e il numero di adesioni al progetto. Nei dati relativi alle adesioni sono riportate quelle di diversi servizi anche all'interno dello stesso Comune: scuole per l'infanzia, servizi educativi provinciali, biblioteche.

Nelle province di Parma e Ferrara il progetto prende piede proprio in questi mesi. La Provincia di Parma, attraverso la referente per i beni culturali Alessandra Bonardi, presente al seminario di gennaio, ha manifestato l'intenzione di attivare il progetto "Nati per leggere": con quest'ultima formale adesione, tutto il territorio regionale risulta investito dal progetto. Alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, nel marzo 2006, la Provincia di Ferrara ha presentato la bibliografia "Nati per leggere" curata dai bibliotecari, con lo scopo di offrire uno strumento utile per promuovere presso i genitori e gli educatori in genere la lettura ad alta voce e l'uso delle biblioteche anche per i piccolissimi.

"Nati per leggere", come già detto, nasce da un progetto che richiede una vera e propria "alleanza" tra pediatri e bibliotecari, alleanza improntata al rispetto delle competenze professionali reciproche, in grado di portare a un arricchimento delle azioni messe in campo, in virtù del prezioso dialogo e dello scambio costante tra i diversi operatori e professionisti coinvolti. Solo grazie a una azione sinergica di tutti gli operatori che operano per la prima infanzia nella comunità è possibile arrivare in modo capillare a tutti i genitori per un'opera di sensibilizzazione sull'importanza della lettura fin dai primi mesi di vita del bambino. Il beneficio che questa collaborazione ha apportato alla qualità dei servizi erogati è decisamente significativo, ma tale collaborazione deve essere continuamente arricchita e ampliata.

Dal questionario distribuito e dai dati raccolti, del tutto indicativi e parziali, si evince come la sinergia pediatri-bibliotecari abbia contribuito a cambiare la sensibilità di tanti genitori verso la lettura e verso il libro. Lo stesso professor Biasini, nel suo intervento, ha indicato come il Comune di Cesena, primo fra tutti i comuni della regione ad aderire al progetto nazionale, evidenzi una crescita nell'attitudine alla lettura pari al 36% dopo l'intervento, a fronte di un attitudine del 27% prima dell'intervento. Una serie di risultati tangibili è visibile attraverso i dati raccolti [si vedano i Grafici n. 2 e n. 3, ndr], dai quali emerge l'alto numero di bambini piccolissimi iscritti ai servizi bibliotecari e la nascita o il consolidamento, in molti casi, degli spazi dedicati ai piccolissimi nelle biblioteche e all'interno delle scuole dell'infanzia dell'Emilia-Romagna.

"Nati per leggere" ha creato una straordinaria occasione per far conoscere servizi presenti sul territorio, come le biblioteche, spesso poco utilizzati dalle fasce di popolazione che potrebbero invece trovarvi risposte a una serie di bisogni ed esigenze. Il progetto ha anche richiesto che gli operatori coinvolti, i bibliotecari soprattutto, si rapportassero al territorio in cui operano. Questo dato è emerso fortemente dal seminario di Bologna. Alcune Province che hanno operato diversamente, e con difficoltà, potranno ora godere delle esperienze fatte da altri territori e utilizzarle come "buone pratiche" per ripartire con nuovo vigore e slancio.

Questo continuo scambio tra servizi e territorio richiede un lavoro serio e costante e non può essere sviluppato senza che dal punto di vista istituzionale vi sia un impegno concreto per sostenere il progetto e i suoi possibili sviluppi. La Regione Emilia-Romagna dovrà giocare un ruolo fondamentale nei prossimi anni proprio per sostenere le campagne promozionali che il progetto richiede e per il coinvolgimento dei diversi soggetti, come testimoniato anche in sede di seminario dalla presenza di Sandra Benedetti del Servizio Politiche Familiari della Regione. Nel suo intervento Benedetti ha illustrato sia la possibilità che "Nati per leggere" venga inserito nei piani per la salute a livello regionale dall'Azienda unità sanitaria locale attribuendone la buona pratica all'interno della famiglia, sia la probabilità che diventino più proficui i rapporti con i vari coordinamenti pedagogici provinciali, nodo obbligato di passaggio per le politiche rivolte alla famiglia.

Elemento fondamentale per l'avvio e il consolidamento del progetto è la formazione continua e il confronto tra gli operatori coinvolti. La letteratura per l'infanzia, lo sviluppo e la crescita del bambino, la lettura e i meccanismi sui quali si fonda, la corretta organizzazione degli spazi che devono accogliere bambini così piccoli in biblioteca, sono i temi su cui si devono formare gli operatori dei servizi coinvolti. Oltre che fornire gli strumenti per strutturare correttamente il progetto e per rispondere alle esigenze degli utenti coinvolti, la formazione fornisce anche un forte elemento motivazionale e quindi sviluppa professionalità e competenze adeguate.

Il seminario bolognese ha coinvolto tutti i soggetti chiamati a collaborare al progetto e tutti gli interventi - da quello della soprintendente per i beni librari e documentari Rosaria Campioni dell'IBC a quello dei pediatri del Centro per la salute del bambino e dell'Associazione nazionale partner dell'AIB in "Nati per leggere" - hanno evidenziato come sia sempre più importante coinvolgere tutti i settori educativi dei servizi pubblici, e in particolare la scuola, che opera già con successo e con esperienze di eccellenza nel campo della lettura rivolta alla fascia dei piccolissimi.

Là dove i servizi educativi sono stati da subito tra gli attivi promotori del progetto (come nelle esperienze ravennati e bolognesi presentate al seminario da Maria Grazia Casadei e Marco Pellati) si sono potute gettare le basi di collaborazioni e azioni che esprimono potenzialità di sviluppo decisamente interessanti e che sono testimoniate anche dai dati raccolti con il questionario, dati che documentano come l'azione sul progetto si esplichi attraverso la collaborazione all'interno del gruppo di lavoro e la definizione di una programmazione annuale nelle biblioteche [si veda in proposito il Grafico n. 4, ndr].

I risultati definitivi del questionario elaborati dall'AIB regionale saranno presto disponibili in rete. Tutte le particolarità e le modalità di attivazione del progetto sui diversi territori sono e possono essere documentati attraverso il sito nazionale www.natiperleggere.it, dove sono altresì previsti spazi per i genitori, per le biblioteche, per i pediatri e per le scuole.

 

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