Rivista "IBC" XV, 2007, 2

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"Nuove risorse online del CERL: il CERL Thesaurus e il CERL Portal", Bologna, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, 2 febbraio 2007.
Il Consortium cresce ancora

Laura Tita Farinella
[Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Bologna]

Alcune importanti innovazioni potenziano gli strumenti in linea approntati dal Consortium of European Research Library ( www.cerl.org). Se n’è parlato nel seminario di aggiornamento "Nuove risorse online del CERL: il CERL Thesaurus e il CERL Portal", che si è tenuto nella Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna il 2 febbraio 2007, per le biblioteche del cluster "CERL IBC-Soprintendenza". Dopo l’intervento di Margherita Spinazzola – che ha fornito alcuni dati sull’attuale configurazione del CERL, sulle dimensioni della banca dati Hand Press Book - HPB (1.745.338 record bibliografici registrati al dicembre 2006) e sul passaggio al nuovo host con la fusione di Research Library Group e Online Computer Library Center avvenuta nel 2006 – David J. Shaw, segretario del CERL dal 2002, ha illustrato le novità introdotte nel Thesaurus.

Creato nel 1999 come database ad accesso libero, il CERL Thesaurus (CT) è stato arricchito con nuove opzioni che consentono ricerche più articolate. Sono stati attivati collegamenti tra record: al nome di luogo, per esempio, è legato l’elenco degli editori/tipografi che vi hanno lavorato. Ognuno di essi è interrogabile e la scheda, ancora più analitica, è integrata da link ad altri database di riferimento, per accedere a ulteriori informazioni. In particolare si possono visualizzare le marche tipografiche grazie alla connessione con EDIT16 e alla digitalizzazione di alcuni repertori quali quelli di Mc Kerrow e Renouard.

È inoltre possibile inserire annotazioni personali a ogni notizia per avviare un confronto o suggerire una rettifica. Un’altra significativa innovazione riguarda le provenienze e risponde al crescente interesse che in anni recenti si è registrato sull’argomento: la ricerca si estende ora ai nomi dei possessori, con la possibilità di collegarsi ai cataloghi delle biblioteche che hanno reso disponibili le notizie. Infine si potrà utilizzare una tastiera virtuale per selezionare alfabeti non latini. Il CT viene sottoposto a un costante lavoro di revisione e, grazie alla registrazione delle forme varianti dei nomi, può essere utilizzato nella ricerca assistita dalle funzioni "Advanced Search" di HPB e del CERL Portal, per ottenere un risultato che comprenda in automatico la forma del nome data e le altre forme a essa associate.

La seconda parte della giornata è stata dedicata al CERL Portal (CP), il nuovo portale sviluppato dall’Electronic Publishing Centre della Biblioteca universitaria di Uppsala. Ne ha parlato Ivan Boserup, che presiede il Manuscript Advisory Board creato nel 2006 per monitorarne lo sviluppo. Il CP permette di interrogare diversi database ed è accessibile liberamente per consentire una più ampia condivisione delle risorse. Suoi punti di forza, oltre alla solidità, sono la flessibilità verso qualsiasi formato di record, con accesso tramite protocolli diversi, e la versatilità: interfaccia e funzione di help multilingue, integrazione con il CERL Thesaurus. I database di manoscritti ne costituiscono il cardine. Ai primi otto finora disponibili si affiancano tre banche dati di libri antichi a stampa, tra cui HPB, che ha così un primo livello di consultazione libera delle notizie in forma abbreviata.

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