Rivista "IBC" XV, 2007, 3

Dossier: Biblioteche e archivi di ente locale: il censimento 2004

biblioteche e archivi, dossier /

Le Province fanno il punto: Rimini

Luca Vannoni
[Ufficio biblioteche e musei della Provincia di Rimini]

Il panorama che emerge dal censimento 2004 delle biblioteche dei Comuni della Provincia di Rimini mostra una netta prevalenza di biblioteche generali, quasi tutte a scaffale aperto e con una dotazione documentaria di base in genere sufficientemente ampia. Alcune interessanti eccezioni sono costituite da biblioteche specializzate in ambito ambientale, storico-artistico, scientifico e musicale.1 Il patrimonio della maggior parte delle biblioteche è costituito da documenti posteriori al 1830, anche se non mancano degli interessanti fondi storici conservati, oltre che naturalmente presso la Biblioteca civica Gambalunga di Rimini (istituto dotato di una politica strutturata della conservazione), anche presso le biblioteche di Morciano di Romagna, Santarcangelo e Verucchio. L'acquisizione di nuovi documenti costituisce per le biblioteche un obiettivo da perseguire nei prossimi anni, anche in relazione all'incremento del patrimonio delle Sezioni ragazzi.

Un dato positivo è rappresentato dal fatto che più della metà delle biblioteche censite possiede un accesso a Internet, in alcuni casi all'interno di un servizio strutturato di mediateca, come nelle biblioteche di Cattolica, Coriano, Misano, Riccione e Rimini. Nell'ambito della programmazione annuale, in accordo con l'Istituto regionale per i beni culturali e i Comuni del territorio, la Provincia di Rimini ha sempre sostenuto la costituzione, il potenziamento e l'aggiornamento delle mediateche e del servizio Internet nelle biblioteche, molto apprezzato dagli utenti, soprattutto giovani; di recente è stato sviluppato anche un servizio di connessione wi-fi (senza fili), esteso per ora a 6 biblioteche del Sistema bibliotecario provinciale. Dal censimento emerge inoltre l'importanza del ruolo svolto dal servizio di catalogazione su base cooperativa, gestito nell'ambito del Polo rete bibliotecaria di Romagna, per radicare nel contesto provinciale e regionale il ruolo culturale e sociale delle biblioteche e diffondere la conoscenza del loro vario patrimonio documentario presso un pubblico sempre più ampio.

Gli enti locali del territorio, in collaborazione con l'Amministrazione provinciale, hanno negli ultimi anni cominciato ad affrontare anche alcuni limiti strutturali relativi alle sedi, segnalati dal censimento, cercando di realizzare delle nuove sedi bibliotecarie adeguate agli standard e obiettivi di qualità previsti dalla direttiva del 2003, come nel caso della nuova Biblioteca comunale di Misano Adriatico o della nuova sede della Biblioteca comunale di Saludecio (in corso di apertura). Il fermento in questo ambito è segnalato anche dai progetti di prossima realizzazione che riguarderanno le nuove sedi bibliotecarie dei Comuni di Santarcangelo e di Montegridolfo e gli importanti lavori di ristrutturazione, previsti nei prossimi anni, del palazzo Gambalunga che ospita l'omonima Biblioteca civica di Rimini.2

Infine, per quanto riguarda il personale bibliotecario, la Provincia di Rimini, nei limiti delle sue competenze, ha promosso, negli ultimi due anni, su segnalazione delle biblioteche del territorio, un corso di formazione professionale dedicato alla catalogazione del materiale audiovisivo e un corso di base finalizzato al conseguimento della qualifica professionale di "tecnico dei servizi bibliotecari". Un elemento di vitalità, che il censimento non documenta, anche perché alcuni sviluppi sono piuttosto recenti, è inoltre rappresentato dal diffondersi sul territorio delle gestioni associate di alcuni servizi bibliotecari (acquisizione centralizzata, catalogazione, prestito interbibliotecario, promozione della lettura). Interventi in questa direzione sono stati attivati da parte dei Comuni della Comunità montana della Valle del Marecchia (biblioteche comunali di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Berni) e da parte della Biblioteca di Coriano e dei Centri di lettura di Montescudo e Montecolombo.

Il censimento 2004 degli archivi storici dei Comuni del territorio provinciale costituisce un invito a fare il punto su di un ambito culturale che, in genere, fatica a emergere nella politica culturale delle amministrazioni comunali. Tra le proposte di sviluppo di questo settore, per quanto riguarda il personale, si segnala l'importanza per i Comuni di avere in organico la figura professionale dell'archivista e si suggerisce di identificare il responsabile dell'archivio. Inoltre, in un prossimo futuro, potrebbero essere svolte attività di valorizzazione e di didattica del patrimonio archivistico, in analogia a quanto accade già nell'Archivio storico del Comune di Riccione. Occorre potenziare la riconoscibilità degli archivi storici da parte del pubblico più vasto come occasioni culturali da frequentare, ampliando gli orari di apertura al pubblico. A tal fine, occorre incrementare gli spazi, le attrezzature adatte alla valorizzazione e ampliare i locali con scaffalature idonee, adeguandoli ai principi di conservazione. Negli ultimi anni si è registrata una maggiore consapevolezza da parte di alcune amministrazioni (per esempio, il Comune di Poggio Berni), che hanno tentato di effettuare degli interventi propedeutici a una corretta conservazione e valorizzazione del patrimonio. Nell'ambito della programmazione annuale, la Provincia di Rimini ha sostenuto, negli scorsi anni, degli interventi di acquisizione di arredi e attrezzature informatiche a favore degli archivi storici di vari Comuni (per esempio, Gemmano, Montefiore Conca, San Giovanni in Marignano).

 

Note

(1) Si fa riferimento alla Biblioteca del Museo naturalistico di Onferno a Gemmano, alla sezione della Cineteca della Biblioteca civica Gambalunga di Rimini, alla Biblioteca dei Musei comunali di Rimini (aderenti al Sistema bibliotecario provinciale), alla biblioteca del Settore educazione e formazione del Comune di Rimini, alla Biblioteca del Civico liceo musicale "Giovanni Lettimi" di Rimini e alla Biblioteca omeopatica del Quartiere n. 2 di Rimini.

(2) Sull'ultimo progetto citato si veda, in questo fascicolo di "IBC", il contributo firmato da Marcello Di Bella.

 

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