Rivista "IBC" XVII, 2009, 3

territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni, storie e personaggi

Atlante del giardino italiano 1750-1940. Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti, 2 volumi, a cura di V. Cazzato, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2008.
Giardini d'autore

Rosita Copioli
[poetessa e saggista]

L'Atlante del giardino italiano 1750-1940, curato da Vincenzo Cazzato, docente di Storia dell'architettura all'Università di Lecce e coordinatore scientifico del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici, è un'opera importantissima, dalla concezione inedita. Come spiega il sottotitolo, è un Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti: circa 1500, tra i quali scultori, idraulici, artigiani degli arredi, spesso figure poco note o sconosciute, che hanno comportato uno "scavo in profondità" notevole: ciò che ha indotto a iscriverlo tra il 1750, anno del parco della Reggia di Caserta, "canto del cigno" del barocco italiano, e il 1940, prima che la Seconda guerra mondiale trasformasse per sempre la realtà dei giardini e del paesaggio.

Il dizionario è suddiviso per regioni, sia per rispecchiare il lavoro delle commissioni (più di duecento autori), sia per la reale diversità storica, più che geografica, della configurazione italiana postrinascimentale, che l'Unità non ha uniformato in un linguaggio comune (così l'indice dei nomi orienta per regioni, mentre la vasta bibliografia consente approfondimenti di quadri pressoché ignorati). Anche la storia degli ultimi duecento anni ha influito fortemente sulle differenze. Imparagonabili sono i loro aspetti. Pensiamo al Piemonte, con la monarchia dei Savoia, rispetto al Trentino - Alto Adige, con le tracce della dominazione veneta e austriaca. Diversissime le situazioni persino all'interno di una stessa regione. È proprio il caso dell'Emilia-Romagna: mentre in Emilia i principati sorti dalle signorie hanno conservato regge e ville, in Romagna il brusco passaggio dal governo pontificio alla Repubblica Cisalpina ha portato una vera rivoluzione, soprattutto sulla costa, che da metà Ottocento si converte all'economia balneare.

Questi studi capillari, che hanno come scopo anche la tutela di un passato che rischia di scomparire, riservano molte sorprese, intrecciando storie di uomini e donne appassionati. Quanti patrizi naturalisti e botanici, come i Targioni Tozzetti di Firenze, dilettanti, come i Mosca di Pesaro, quanti scrittori, come Pindemonte e Manzoni, talora eredi di tradizioni familiari scientifiche, come Calvino, quanti vivaisti, come Martino Bianchi di Pistoia, Sgaravatti di Padova, e quanti giardinieri, come Martino Porcinai che ridiede splendore alla Gamberaia di Firenze per la principessa Ghyka, e fu padre di Pietro, il celebre paesaggista del Novecento. L'attenzione alla vita molecolare del patrimonio italiano, la sua rappresentazione enciclopedica (perché studio e testimonianza siano strumenti per la sua salvaguardia) sono sempre stati al centro dell'opera di Cazzato, con volumi di lunga preparazione e ampio respiro, sorti dall'impegno dell'Ufficio studi del Ministero per i beni e le attività culturali.

Nell'Emilia-Romagna, coordinata da Carlo Mambriani, le voci redatte da Emanuele Mussoni sul minacciatissimo territorio di Rimini sono 41 su 175, e in parte riguardano committenti i cui giardini sono scomparsi o trasformati, come il "bel San Lorenzo" del giacobino Gianmaria Belmonte, cugino del cardinale Giuseppe Garampi e parente di Aurelio de' Giorgi Bertola: esso appartenne a successivi proprietari illuminati, come i des Vergers e don Mario Ruspoli, che finalmente lo destinò alla splendida ristrutturazione di Pietro Porcinai. Vi sono anche i casi di belle fioriture dovute alla nascita dei Bagni: una cittadina come Igea Marina, fondata da Vittorio Belli; Riccione, alberata prima da Giacinto Martinelli e poi dai Cicchetti, una dinastia di giardinieri che la profumarono dei pini salubri che oggi molti stolti vorrebbero tagliare perché le radici "fanno inciampare". Tra i Cicchetti fu memorabile Augusto, compagno di Porcinai, autore dei giardini di Merano, il cui ricco archivio testimonia di una stagione ancora felice.


Atlante del giardino italiano 1750-1940. Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti, volume I: Italia settentrionale, volume II: Italia centrale e meridionale, a cura di V. Cazzato, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2008, 1158 pagine, 100,00 euro.

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