Rivista "IBC" XX, 2012, 3

musei e beni culturali, biblioteche e archivi / convegni e seminari, didattica, progetti e realizzazioni

"Ragazzi di oggi versus libri di ieri?", Parma, Biblioteca Palatina, 16 maggio 2012.
Ragazzi di oggi, libri di ieri

Caterina Silva
[Fondazione Museo Bodoniano, Parma]

"Ragazzi di oggi contro libri di ieri?": questa è la domanda provocatoria che ha dato il titolo alla tavola rotonda sulla didattica del libro antico tenutasi a Parma il 16 maggio 2012, organizzata dalla Fondazione Museo Bodoniano in collaborazione con la Biblioteca Palatina di Parma (che ha ospitato l'evento), nell'ambito della campagna nazionale "Maggio dei libri". In un'epoca in cui gli ebooks stanno prendendo sempre più piede e molto si discute sull'incerto futuro del libro, si sente ancora di più l'urgenza di non perdere la cultura e la tradizione del libro a stampa, un oggetto appartenente alla quotidianità di ognuno e la cui storia è importante trasmettere prima di tutto ai più giovani.

Dopo i saluti di apertura di Andrea De Pasquale, direttore della Fondazione Museo Bodoniano, Rosaria Campioni ha offerto una visione generale sull'importanza di fare didattica del libro antico per non perderne la memoria, sottolineando la linea di continuità dal manoscritto ai primi libri a stampa. Il contributo di Adriana Paolini si è concentrato invece sul momento precedente all'attività didattica con gli utenti, quello della progettazione. In base all'esperienza fatta nell'ambito dei corsi con educatori e bibliotecari, Paolini ha presentato alcune linee e riflessioni su obiettivi e strategie da seguire per l'elaborazione di percorsi e incontri sul libro antico.

La ricca attività didattica del Museo civico della stampa di Mondovì (Cuneo) è stata illustrata da Alessandro Bracco, che ha inoltre offerto una panoramica sull'antica tradizione della stampa monregalese e sulla genesi del museo. L'esperienza di Mondovì ha reso evidente l'importanza della collaborazione di tipografi, linotipisti e altri esperti delle diverse tecniche di stampa e incisione per "dare vita" alle macchine conservate nel museo e per proporre, oltre alle normali visite guidate, laboratori pratici rivolti non solo alle scuole, anche alle più diverse fasce di pubblico.

La Biblioteca civica di Imola (Bologna) ha portato la propria esperienza grazie a due voci. Silvia Mirri ha fornito un inquadramento generale delle attività di didattica svolte presso la Biblioteca, spiegando come si sia tentato di cogliere ciò che di più fruttuoso poteva nascere dall'incontro e dalla coesistenza tra una biblioteca di pubblica lettura (con una sezione ragazzi particolarmente attiva come Casa Piani) e una tradizionale attività di conservazione. Alessio Mazzini ha invece illustrato, più in dettaglio, il vivace programma di iniziative che viene svolto con le classi, a partire dalla scuola dell'infanzia, e con gruppi liberi di bambini.

A concludere il pomeriggio è stata l'esperienza degli organizzatori della tavola rotonda. Il direttore della Biblioteca Palatina, Sabina Magrini, oltre a illustrare le proposte didattiche per l'anno scolastico 2011-2012 (ricordando l'attività che anche negli anni passati ha sempre contraddistinto la biblioteca nei confronti delle scuole), ha raccontato la propria esperienza presso la Biblioteca Laurenziana di Firenze, dove una serie di fortunate mostre e di cataloghi ha raggiunto, con finalità didattiche, un pubblico molto vasto e non solo scolastico.

L'offerta didattica del Museo Bodoniano è stata illustrata da colei che scrive, Caterina Silva, con particolare attenzione alla nuova organizzazione e ai percorsi nati appositamente quest'anno per il progetto "A Scuola nei Musei: dalla preistoria all'età moderna" finanziato dalla Fondazione Cariparma. La diretta esperienza con le classi, sia al Museo che in Palatina, è stata infine esposta da Deborah Ranalli, dell'associazione "Artificio Comunicazione & Arte" di Parma, a cui è stato affidato lo svolgimento degli incontri.

La tavola rotonda è stata dunque un momento di condivisione e scambio di progetti culturali diretti a bambini e ragazzi, con la dimostrazione che giovani e libri antichi non sono gli uni "contro" gli altri, ma che con il giusto approccio si possono avvicinare con grande profitto.

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