Rivista "IBC" XXIII, 2015, 4
musei e beni culturali / immagini, progetti e realizzazioni, pubblicazioni
È stato presentato a Bologna, il 15 gennaio 2016, all'Accademia di belle arti, un libro che propone un affascinante racconto fotografico. Ha la bellezza sospesa di una fiaba o di un sogno, resta in bilico tra storia e fantasia, tra paura e stupore. È stato realizzato da un grande fotografo bolognese, Nino Migliori, maestro dell'obiettivo di fama internazionale, sempre capace di stupire chi guarda le sue immagini per l'approccio, per la freschezza dell'inventiva che da sempre lo rende interprete della realtà. Un visionario nel mettere insieme materia e forme, luci e colori; uno sperimentatore nel rimando costante alla memoria che diviene gioco, pretesto per altri traguardi. Si veda il catalogo della mostra che Bologna, la sua città, gli ha dedicato nel 2013.
Ora, il libro fotografico Zooforo immaginato, a cura di Roberto Maggiori e Piero Orlandi, pubblicato dall'Associazione Spazio Lavì! (Editrice Quinlan), propone alcune sculture eseguite da Benedetto Antelami (circa 1150-1230) per il Battistero di Parma (dal 1196), magnifico edificio a pianta ottagonale, tra i più significativi monumenti gotici europei. La particolarità di queste foto sta nel fatto che sono state realizzate a lume di candela, per restituire all'occhio di chi guarda oggi, di solito in una luminosità notturna del tutto artificiale, l'atmosfera e il differente approccio visivo di quel tempo.
Il percorso fotografico di questo libro coniuga la bellezza e l'incontro con il soggetto scelto, il bestiario scolpito dall'Antelami nelle formelle che ricoprono l'epidermide del Battistero, con tutta la ricchezza dei temi storico-artistici dell'età medioevale, soprattutto con la suggestione preziosa e carica di miti letterari e tradizioni religiose che questa contiene. Migliori ci offre un'ulteriore personale valorizzazione di un bene culturale, seguendo la sua inclinazione artistica, il suo modo di catturare le tracce del tempo, le differenti suggestioni culturali che in lui maturano.
RadioEmiliaRomagna, la radioweb della Regione, ha proposto alla fine dello scorso anno un ritratto di Migliori ( www.radioemiliaromagna.it/programmi/protagonisti/nino-migliori.aspx), il quale, tra i numerosi impegni recenti, lo scorso autunno, nell'ambito della seconda edizione di "Foto/Industria" al MAST di Bologna, ha realizzato un laboratorio fotografico con i bambini, "La Capanna Del Mago Nino", un workshop di sperimentazione fotografica, per l'infanzia e l'adolescenza, con tecniche inventate da lui stesso. L'esperienza ha ribadito la sua energia e la vitalità costantemente capace di nuovi approdi.
Tornando alla presentazione di questo libro, che rimanda direttamente al volume di Baltrusaitis Medioevo fantastico. Antichità ed esotismi dell'arte gotica, ma anche a pagine di Borges, le foto di Migliori, proprio perché un racconto notturno, esaltano il versante tra il fantastico e quasi l'horror che questa sorta di bestiario configura. L'ombra della candela mette a fuoco la mostruosità delle creature che hanno popolato secoli di architetture religiose e non solo.
L'effetto cauchemar si moltiplica. Tra incubi e animali fantastici che hanno abitato tutte le culture antiche, la fotografia di Nino Migliori evoca anche il recente progetto espositivo francese "Fantastique!". Questo, dedicato al mondo delle stampe, propone, oltre a un approfondito viaggio nel mondo artistico del maestro giapponese Utagawa Kuniyoshi, vissuto nel XIX secolo, uno straordinario percorso nelle stampe di carattere visionario e fantastico da Goya a Redon per approdare al fumetto e al tatuaggio. Anche l'Antelami con le sue creature entra nell'immaginario pop della creatività più recente a cui già apparteneva, proprio quando scolpiva per i suoi contemporanei, e l'obiettivo di Migliori, sempre immerso nel paesaggio in cui si muove, vuole, forse, ricordarcelo.
Nino Migliori,
Zooforo immaginato, con testi di R. Maggiori e P. Orlandi, Castel Maggiore (Bologna), Editrice Quinlan, 2015.
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