Rivista "IBC" XV, 2007, 1

musei e beni culturali / pubblicazioni

C. Panzetti, La prostituzione sacra nell'Italia antica, Imola (Bologna), A&G Photo Edizioni, 2006.
Congiunzioni sacre

Remo Bitelli
[archeologo]

Ecco un interessante studio sul "mestiere più vecchio del mondo". Interessante, oltre che per l'argomento, per essere il primo di una nuova collana della A&G Photo Edizioni di Imola, che si prefigge di dare spazio a nuovi autori che vogliano cimentarsi sulla ricostruzione, e narrazione, di alcuni aspetti della vita quotidiana degli antichi "italiani" (www.aegedizioni.aegphoto.it). Ed ecco il giovane autore, Cristiano Panzetti, addentrarsi con grande capacità nella storia antica, nel difficile tentativo di presentarci questo aspetto della quotidianità legato al sesso e al suo rapporto con il soprannaturale.

Si tratta, naturalmente, di un tentativo, in considerazione della difficoltà di ricostruire, grazie a pochi e piccoli frammenti, un quadro sicuramente più complesso e dai contorni sfumati. Le citazioni sono tante, da quelle archeologiche (una nota di merito anche alle interessanti ricostruzioni grafiche) a quelle letterarie, tra cui sono tenute in considerazione sia le fonti classiche sia i racconti popolari. Non mancano rimandi toponomastici e riferimenti ai "modi di dire" locali.

L'area d'interesse è vasta, sia da un punto di vista cronologico che geografico: si parte dalla preistoria in Medio Oriente fino ad arrivare a casa nostra in piena età classica, con qualche rimando all'epoca cristiana. Grazie all'autore veniamo a sapere che "di frequente, nelle religioni antiche, gli atti di culto e l'attività sessuale coincidevano, trovando momenti di sintesi e di grande coinvolgimento emotivo, in una dimensione privata quanto pubblica, talvolta collettiva".

A una prima epoca molto remota, in cui uomo e donna vivevano in perfetta armonia tra loro e con il mondo esterno (l'Eden biblico?), segue una seconda civiltà (dal IV millennio a.C. in poi) dove l'aspetto maschile diventa predominante e la donna viene relegata a un ruolo secondario se non subalterno. Ma è anche l'epoca della perdita dell'armonia e della nascita dei "mostri" e degli "dei cattivi". La prostituzione sacra si inserisce in questo contesto. L'unione carnale, praticata da donne libere o da schiave presso templi e aree sacre, diviene un mezzo per dialogare con le divinità al fine di ingraziarsele e ottenerne benefici. L'autore, con grande capacità, rifugge da qualsiasi moralismo e parallelismo con la cultura contemporanea, ma è nel lettore che il paragone con i tristi scenari delle nostre periferie e con i fatti di cronaca recente diviene quasi scontato.

Non mancano nel libro alcuni aspetti curiosi. Anche il sesso "sacro" era a pagamento e i proventi venivano trattenuti nelle casse del tempio, che veniva solitamente costruito lungo le principali rotte mercantili. Persino allora le donne belle avevano più successo delle brutte: come a Babilonia, dove era richiesto a tutte le femmine di offrirsi agli stranieri e capitava che le meno avvenenti dovessero attendere anni prima di liberarsi di tale compito. In Grecia, dove la figura sociale e politica della donna era inesistente, solo le prostitute finivano per ricevere un'istruzione e godevano di una sorta di vita sociale.

Cito inoltre i casi in cui i sacerdoti, per vestire meglio le proprie mogli e i propri figli, rubavano gli abiti donati per ornare gli idoli. Interessante, e siamo in epoca precristiana, la "ripulitura" delle licenziosità legate al culto di Afrodite-Venere Ericina a seguito dell'adozione del suo culto all'interno del pantheon romano. Sembra che i riti orgiastici legati alla dea fossero considerati "troppo spinti" per i costumi latini; ma contemporaneamente sappiamo che oltre a un tempio principale sul Campidoglio ne fu edificato un secondo in posizione periferica, dove durante le feste in onore di Venere "succedeva di tutto".

Alla fine della lettura viene da chiedersi cosa sia cambiato da quei tempi a oggi. Ma quello che tristemente resta uguale è la mancanza della loro voce: non ci è dato di sapere cosa ne pensavano le donne in genere e in particolare, visto l'argomento, quelle che praticavano il "mestiere più antico".

 

C. Panzetti, La prostituzione sacra nell'Italia antica, Imola (Bologna), A&G Photo Edizioni, 2006, 134 p., euro 19,00.

 

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