Rivista "IBC" XXIII, 2015, 2

Dossier: ALIMENTA - Gusti e ingredienti di un festival

musei e beni culturali, dossier / mostre e rassegne

"ALIMENTA. Il cibo tra terra e mare, tra antico e presente"

Valeria Cicala
[IBC]

L'idea di dedicare il dossier della rivista "IBC" ad "ALIMENTA. Il cibo tra terra e mare, tra antico e presente" - questo il titolo della diciassettesima edizione di "Antico/Presente. Festival del Mondo Antico" svoltosi a Rimini dal 19 al 21 giugno 2015 - muove dal proposito di mostrare, soprattutto attraverso le immagini selezionate tra le tante che raccontavano la manifestazione e con un numero ridotto di interventi scritti, la vivacità e la partecipazione che animano questo consolidato evento, promosso e curato dal Comune di Rimini, dall'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, dalla Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna e, per la terza edizione consecutiva, dalla Società editrice il Mulino. Il successo della manifestazione, che poteva essere risucchiata nella miriade di eventi dedicati in questo periodo al cibo, ha confermato come siano stati ben modulati il contenuto, la scelta dei relatori, la capacità di stimolare la curiosità e l'interesse dei tanti che l'hanno seguita.

Il tema di quest'anno non poteva prescindere dai contenuti dell'"Expo" milanese. Del resto il cibo - nelle più differenti declinazioni che se ne possono dare, da quelle antropologiche e sociologiche a quelle storico-artistiche e filosofiche - trova nell'antichità un orizzonte dalle molteplici componenti. Dal mito alla religione, dalla manualità di artigiani e artisti alle pagine dei classici greci e romani - siano queste dedicate a convivi filosofici, ai trattati sull'agricoltura o alle graffianti narrazioni su banchetti rutilanti di vivande e di parole, come pure alle ricette e ai consigli sul bon ton - l'alimentazione, ben lo sappiamo, rivela la cultura di un popolo sia nei suoi rituali sia nei tanti aspetti connessi alla produzione. L'essenzialità o la raffinatezza di una pietanza, gli oggetti che imbandiscono una tavola, mostrano lo spirito di una casa: non solo le possibilità economiche, ma anche le inclinazioni dei suoi proprietari.

Nella folla di eventi che hanno "nutrito" di cultura l'"Expo" non solo  in loco, bensì attraverso il Paese tutto, non sono stati esigui quelli che si sono focalizzati sull'antichità. Molto interessante per le ricostruzioni e l'uso delle tecnologie, oltre che per la bellezza degli oggetti esposti, in gran parte provenienti dall'area vesuviana, è stata l'esposizione allestita ad Asti "Alle origini del gusto. Il cibo a Pompei e nell'Italia antica", mentre proietta lo sguardo sui rapporti dell'uomo antico con il mondo naturale e i suoi elementi la mostra che si è inaugurata a fine luglio al Palazzo Reale di Milano, "Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei".

"ALIMENTA" ha realizzato un percorso assai coerente e articolato in cui la parte espositiva, sulla quale si soffermano nel loro intervento le colleghe dei Civici Musei di Rimini, ha ben coniugato il rapporto passato-presente valorizzando ulteriormente le tante valenze della sezione archeologica del Museo della Città attraverso la creatività dei giovani artisti e il tessuto culturale del territorio, ulteriore tangibile testimonianza dell'osmosi irrinunciabile tra antichità classica e arte contemporanea.

Essenziale per il profilo del Festival è la sempre ben calibrata attenzione alla dimensione dei più giovani, dedicando a essi il "Piccolo mondo antico festival", che scorre in parallelo con le stesse tematiche, offrendo ai genitori la possibilità di seguire gli incontri ai quali sono interessati, mentre i ragazzi sono impegnati in laboratori che li coinvolgono direttamente.

I profumi delle spezie e degli unguenti, l'odore del pane fresco, del vino o del pesce nelle reti hanno sollecitato i sensi del pubblico attraverso le parole dei relatori, metaforicamente, e non solo. Come pure hanno innescato riflessioni sui consumi, sul mercato attuale e quello di altre epoche. Si è parlato pure, attraverso l'iconografia di ceramiche e mosaici, di dei e miti connessi all'alimentazione. Si è evidenziato lo stretto rapporto tra piante e divinità, tra seduzione e alimenti, tra tecniche agricole e preparazioni di cibi. Anche il cinema, il teatro e la fotografia hanno composto il menù di questa tre giorni, accompagnando le serate del festival.

Ricordando che Eva Cantarella ha aperto la manifestazione con la sua  lectio magistralis intitolata "Alimenta: dal simposio greco al convivio romano", abbiamo pensato di proporre come filo conduttore di questo spaccato del Festival un passaggio della relazione "Cibo e sapienza del vivere", tenuta da Enzo Bianchi, il priore di Bose, la sera del 19 giugno alla Corte degli Agostiniani. Disponiamo del testo per la cortesia dell'autore e del quotidiano "La Stampa", che ha pubblicato una parte dell'intervento con il titolo  Mangiare e la rivoluzione dei sensi. Il messaggio essenziale del nostro Festival potrebbe essere: bisogna nutrire il nostro spirito per imparare a nutrire e a rispettare la terra e noi stessi.


Il programma del festival, che si riporta su queste pagine e si può visualizzare sul sito  antico.comune.rimini.it (dove si potranno riascoltare i protagonisti di quelle giornate), propone tutti i nomi dei relatori e gli eventi che si sono svolti.

 

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