Rivista "IBC" XXV, 2017, 3
Dossier: Giardini di città
territorio e beni architettonici-ambientali, dossier /
Il workshop fotografico “Giardini di Città” si è tenuto a settembre 2016 all’interno di tre giardini pubblici di Bologna: San Leonardo, Montagnola e Guasto.
La scelta dei luoghi è stata dettata dalla diversa tipologia degli stessi: dal San Leonardo, meno esteso e intimo, indagato come una sorta di cortile condominiale in cui gli stessi frequentatori provvedono all’arredo e in cui addirittura si è scoperta la natura volontaria e spontanea della “custode”, al giardino del Guasto, trattato come una vera e propria scoperta urbana, in cui convivono architetture d’autore e una attività sociale e collettiva sconosciuta ai più e molto organizzata, fino al parco della Montagnola, senz’altro il maggiore dei tre per dimensioni e fama, ma qui esplorato con occhi attenti a cogliere relazioni interpersonali tra frequentatori e altre relazioni dimensionali con la parte di città contigua.
Il tema portante del workshop era l’indagine dei luoghi proposti, senza limitazioni di metodo; questo approccio libero ha permesso interpretazioni molto differenti tra loro, al punto che uno stesso giardino risulta a volte irriconoscibile tra lavoro e lavoro, a seconda del tipo di indagine seguito. Il tema puramente architettonico è stato il naturale punto di partenza (vedi il lavoro di Caldi), data la tipologia professionale dei partecipanti, ma anche l’arredo urbano è considerato molto rilevante (Landi e Giametta) specie per la natura spontanea dello stesso, visto che – nei due giardini minori – l’arredo ufficiale in dotazione è spesso affiancato da sedie, tavoli e giocattoli portati direttamente dai frequentatori. Importanti anche i rapporti con i confini dei parchi stessi (Cazzoli e Zanetti) indagati come parte costitutiva degli stessi. Tornando agli imprescindibili temi architettonici, alcuni (Merlo Pich, Malavasi) hanno optato per immagini in bianconero al fine di evidenziare forme, contrasti e grafie, che le architetture creano sul paesaggio circostante, mentre altri (Di Ciommo) hanno trattato l’aspetto del colore in modo personale ed espressivo. Non sono mancati apporti artistici e ispirati (Dall’Occa), che hanno tratto spunto dal tema proposto per andare oltre la documentazione, così come si è aggiunta la ricerca sociale (Sanguinetti), con una ampia galleria di ritratti a mostrare il volto multietnico dei frequentatori dei giardini in oggetto.
Partecipanti:
Manuela Caldi
Alessandra Cazzoli
Piero Dall’Occa
Nicla Di Ciommo
Stefania Giametta
Silvia Landi
Luca Malavasi
Paolo Merlo Pich
Camilla Sanguinetti
Fausto Zanetti
Docente:
Fabio Mantovani
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