Rivista "IBC" XXVII, 2019, 4

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali / progetti e realizzazioni

Firmata la convenzione con la Regione per valorizzare il turismo religioso.
Un protocollo tra patrimonio e spiritualità

Valeria Cicala
[IBC]

Ai primi di dicembre, la Regione Emilia-Romagna ha firmato un protocollo d’intesa tra gli assessorati al Turismo e alla Cultura e la Conferenza episcopale regionale finalizzato ad un tavolo permanente per un turismo religioso etico, accessibile e sostenibile.  

Un evento di grande rilievo in quanto rende più capillare la valorizzazione di una miriade di luoghi storici, di architetture e manifestazioni artistiche che raccontano la vita nelle comunità della compagine regionale attraverso il tempo; ne evidenziano il fermento religioso e spirituale dall’età tardoantica, con l’affermarsi dei primi luoghi di culto, fino all’età contemporanea. Una ricchezza di carattere storico artistico. Uno sterminato complesso di beni destinati da sempre a essere alimento intellettuale, fonte di conoscenza e di ricerca.
Si tratta dell’ulteriore approdo di un costruttivo dialogo già avviato nel 2016, quando fu firmata la prima convenzione focalizzata sul turismo religioso dall’assessore al Turismo, Andrea Corsini, e del Vescovo delegato all’Ufficio per la pastorale dello sport, turismo e tempo libero, monsignor Mazza. Con quel documento fu creato un tavolo tecnico dedicato ai temi di turismo religioso e dei Cammini. In quell’ambito si collocano gli eventi di promozione quali il SocialTrek nel 2018, nel 2019 I love Cammini Emilia-Romagna e la prima edizione di Monasteri Aperti Emilia-Romagna.

Insieme ad Apt questo impegno congiunto tra Regione e Ufficio per la pastorale dello sport, turismo e tempo libero si è materializzato anche nei contenuti veicolati tramite il sito istituzionale regionale www.emiliaromagnaturismo.it e www.camminiemiliaromagna.it E’ stato così possibile realizzare l’attivazione di pagine dedicate e informazioni per valorizzare i luoghi della fede e dello spirito e, in occasione del giubileo del 2016, le porte sante regionali.
E non va dimenticata la stretta collaborazione che si è avviata per la salvaguardia del patrimonio religioso all’indomani del sisma del 2012, quando la Regione si è adoperata subito per la riapertura dei luoghi di culto e nella ricostruzione successiva.

Questo percorso congiunto ha diversi risvolti importanti: il protocollo siglato a dicembre dà attuazione a un accordo precedentemente firmato dalla Conferenza delle Regioni e dalla Cei. Sarà valido per cinque anni e rinnovabile per altri cinque. L’obiettivo è individuare azioni congiunte di programmazione e promozione del turismo religioso; in esse si compenetrano modalità di conoscenza con la fruizione e la valorizzazione di tutto il complesso dei beni ecclesiastici, materiali e immateriali, destinate a coloro che visitano i luoghi sacri (chiese, pievi, complessi monastici, santuari, musei, archivi, ecc).
Si vuole garantire una accessibilità piena, non solo fisica, con un’attenzione specifica allo sviluppo di un turismo sostenibile, competitivo e di qualità, etico e responsabilee che non può prescindere da un’azione anche di turismo educativo attraverso viaggi di istruzione, visite guidate, vacanze studio e campi estivi.
Non secondario nella realizzazione di questo percorso comune è l’obiettivo di rafforzare gli itinerari religiosi , interculturali e interreligiosi a seconda delle valenze e delle peculiarità dei singoli territori e di un’informazione capillare sulle diverse iniziative e attività d’interesse turistico.
Si evince che “conoscenza” è in filigrana una delle parole chiave del documento e prevede, dunque, una specifica formazione e un aggiornamento per le guide turistiche e gli operatori turistici e culturali sull’arte sacra e il turismo religioso con forte attenzione all’offerta turistica all’estero. Un’opportunità in più per lavorare sul patrimonio della regione che, come il resto del paese ha nei contesti religiosi una parte esorbitante di esso e dove committenze coniugate alle molteplici espressioni del genio figurativo hanno lasciato testimonianze che ci riguardano al di là del sentimento religioso.

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