Rivista "IBC" XXVIII, 2020, 1

biblioteche e archivi / didattica, mostre e rassegne, progetti e realizzazioni

#QuanteStorie2020

Manuela Cristoni
[IBC]

La 19a edizione  di Quante storie nella Storia. Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio si è svolta dal 4 al 10 maggio, nel periodo più difficile per i settori culturale e scolastico: le misure di contenimento della pandemia allora in atto hanno infatti causato sia la brusca interruzione delle attività con gli studenti, in corso negli archivi e sul territorio, sia impedito la realizzazione di molteplici iniziative già programmate.
Data l’estrema incertezza con cui stava evolvendo la situazione, gli enti promotori della Settimana - Istituto per i beni artistici culturali e naturali, A.N.A.I. Sezione Emilia Romagna, Soprintendenza archivistica e bibliografica per l’Emilia-Romagna - hanno ritenuto che l’unica possibilità di dare continuità alla manifestazione fosse attraverso contenuti ed iniziative fruibili a distanza su web e canali social. Ai primi di aprile si è quindi rilanciato l’invito a partecipare in tale modalità e, consapevoli delle difficoltà e dei tempi estremamente ridotti, si è stabilito di accogliere anche materiali relativi a progetti ed attività di didattica ed educazione al patrimonio, considerati dagli enti particolarmente significativi ed esemplificativi, svolti in anni precedenti.
Dal punto di vista della comunicazione le iniziative sono state diffuse tramite i canali social degli enti promotori e partecipanti. In particolare IBC ha curato la redazione del programma generale, creando sul sito web istituzionale, nell’area dedicata alla Settimana, pagine in cui presentare attività e materiali di ciascun ente partecipante. Ci si è inoltre avvalsi dei social nati nel tempo a supporto di Quante storie nella Storia, il  gruppo Facebook  e il sottocanale Youtube, in cui è stata caricata una playlist con i video inviati dai partecipanti. Naturalmente gli enti aderenti hanno contemporaneamente utilizzato i loro siti e social istituzionali per la realizzazione e diffusione delle iniziative: in piena autonomia hanno deciso se pubblicare i loro contributi sul sito di IBC e sui canali dedicati alla manifestazione o soltanto sui propri; in questo secondo caso sono stati effettuati gli opportuni link e rinvii nelle pagine dei singoli programmi. Questa soluzione organizzativa ha risposto all’esigenza di chi non aveva sezioni dei propri siti web in cui presentare adeguatamente i materiali prodotti in occasione della Settimana e al tempo stesso ha consentito di mantenere una modalità unitaria di presentazione delle varie attività.
Qualche dato di sintesi:
- hanno partecipato 30 tra archivi comunali, archivi di Stato, biblioteche, musei e altri istituti conservatori di archivi storici;
- la pagina web dedicata alla 19.a edizione di Quante storie durante la settimana 4-10 maggio ha avuto circa un migliaio di visualizzazioni;
​- il gruppo Facebook, prima poco utilizzato, al termine della manifestazione contava 122 iscritti (143 al 7/12/20);
- la playlist YouTube (25 video) conta ad oggi oltre 3000 visualizzazioni (3099 al 7/12/20).
Il filmato “Piccole memorie di quartiere”, curato da Officina Arti Audiovisive di Parma e legato al progetto “Piccoli archivi di quartiere” che ha coinvolto l’Archivio storico comunale di Parma, il 6 maggio è stato trasmesso su Lepida TV, come contributo di Quante storie nella Storia alla programmazione della campagna #laculturanonsiferma.
L’impegno di chi ha partecipato, sia da parte degli istituti culturali che delle scuole, è stato notevole ciascuno secondo le proprie possibilità e competenze. Per certi versi si è trattato di una edizione sperimentale, un laboratorio: alcuni hanno aperto appositamente canali social, altri si sono cimentati in produzioni di video, podcast e dirette Facebook, oltre che nell’elaborazione di presentazioni e proposte laboratoriali fruibili online. Fondamentale l’apporto degli studenti e dei docenti, e talora anche delle famiglie, per completare, documentare e restituire i percorsi didattici svolti in archivio, realizzando da remoto nelle proprie abitazioni le presentazioni e il montaggio finale.
Tutti sono stati concordi nel considerarla un’esperienza positiva nonostante le difficoltà, proprio perché si è creata una rete e insieme l’opportunità di confrontarsi con quanto fatto dagli altri partecipanti e di imparare ad utilizzare media nuovi o fino ad allora ritenuti marginali per questo tipo di attività. Condivisa è anche l’opinione che questa formula comunicativa debba essere mantenuta e implementata. Anche per gli enti promotori d’altro canto la gestione di questa edizione è stata una novità e una sfida, superata anche grazie allo straordinario impegno del settore comunicazione IBC.
Dato l’interesse suscitato, abbiamo deciso di mantenere disponibili sul web i materiali prodotti e di proseguire nella loro promozione, riproponendoli periodicamente all’attenzione del pubblico a partire dai video inseriti nella playlist. I social dedicati restano a disposizione degli enti che hanno partecipato, per promuovere le iniziative che durante la Settimana non è stato possibile realizzare e che sono state riprogrammate nei mesi successivi.

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